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Nekromantik 2

Regia di Jörg Buttgereit vedi scheda film

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La recensione su Nekromantik 2

di undying
7 stelle

Sequel, per certi versi quasi remake, in grado di mantenersi sullo stesso livello del predecessore. Angosciante, sconvolgente, ricco di effetti speciali credibili e spaventosi. Un film da vedere, solo per una volta.

 

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Monika (Monika M.) recupera dalla bara il cadavere di Robert, morto suicida dopo essere stato lasciato da Betty (Beatrice Manowski), con il quale intrattiene un rapporto sessuale necrofilo che le provoca una violenta reazione di disgusto. Dopo averne sezionato il corpo ne trattiene alcune parti (la testa e l'organo sessuale) riportando i rimanenti resti alla tomba. Quando conosce Mark (Mark Reeder), un doppiatore di film per adulti, tenta di avviare un romantico rapporto affettivo, ma la relazione tra i due è ben presto destinata a mutare in maniera drastica visti gli strani comportamenti di Monika. La ragazza, nell'intimità, pretende che il partner rimanga immobile, impotente, pronto a farsi fotografare nudo, appeso a testa in giù e disponibile a visionare orribili videocassette con immagini di violenza eseguita sul cadavere di una foca.

 

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Nekromantik 2: Monika M.

 

Il seguito diretto di Nekromantik, scritto coprodotto e girato in 16 mm da Jörg Buttgereit, prosegue la storia e le tematiche introdotte nel primo capitolo esplorando però questa volta la pulsione necrofila da un punto di vista femminile, introducendo il nuovo personaggio di Monika (l'attrice ha contribuito anche alla composizione della colonna sonora). Nekromantik 2 offre immagini simili al predecessore riproponendo, all'inizio e in successivi flashback, brevi sequenze in bianco e nero di Robert. Tecnicamente superiore al primo capitolo, grazie alla realizzazione di buoni effetti speciali e una cinematografia che ricorre a brevi pianosequenza con punti macchina non convenzionali (la dissepoltura di Robert offre una raffinata ed elegante ripresa in elevazione, con telecamera in movimento attorno e sopra Monika), il film procede in maniera volutamente rallentata, quasi priva di dialoghi (le prime battute, in inglese, arrivano dopo 18 minuti, quando viene introdotto il personaggio di Mark). Questo alternarsi di lunghe sequenze di vita routinaria (una, dilatata oltre misura, offre Mark e Monika in un parco giochi, con punto di vista su ruota panoramica) ad altre estremamente violente (il sezionamento del cadavere, il video della foca squartata), garantisce uno stato emotivo di disagio nello spettatore, causato dal contesto "estremo" inserito nella routine della normalità quotidiana e accentuato dall'uso di una colonna sonora romantica in netto contrasto con le brutali scene di violenza (Buttgereit inserisce una rielaborazione dell'Ave Maria di Schubert, composta dall'attore Mark Reeder, mentre Monika fa letteralmente a pezzi il corpo di Robert). Per rendere ancora più accentuato il clima allucinato della storia compaiono intermezzi surreali e grotteschi tipo quando la coppia (Monika/Mark) entra al cinema "Sputnik" e sullo schermo scorrono le immagini di Mon dejeuner avec Vera, pseudofilm diretto da Buttgereit che presenta un ornitologo in compagnia di una donna mentre, completamente nudi, seduti su un tetto mangiano uova. In conclusione, Nekromantik 2 è il classico lungometraggio che si guarda, in certi momenti, anche a occhi chiusi (quasi impossibile assistere per intero alla scena con la foca) solo una volta, senza desiderio di rivederlo, ma resta indelebilmente impresso per quanto rispetta in pieno la filosofia del cinema horror consistente nello spaventare, disgustare, terrorizzare e angosciare lo spettatore, costringendolo a scrutare nell'abisso dell'animo umano, facendolo riflettere sulle limitazioni morali che, non foss'altro per buon senso e buon gusto, non dovrebbero mai essere travalicate.

 

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Nekromantik 2: Monica M.

 

Il miglior horror dell'anno

 

Se consideriamo le pellicole distribuite nel 1991, Nekromantik 2, al di là dei gusti personali e delle legittime perplessità attorno al tema trattato, può essere considerato un capolavoro nel genere. Quell'anno (fatta eccezione per La setta di Michele Soavi) sugli schermi cinematografici sono giunti horror infantili, quasi comici, certamente non memorabili tipo Nightmare 6 - La fineLa bambola assassina 3Scanners 2A volte ritornanoOmen IVIl pozzo e il pendoloAutostrada per l'inferno

 

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Nekromantik 2: Monika M.

 

Curiosità (parzialmente dall'imdb)

 

Nel giugno 1991 Nekromantik 2 fu ritenuto osceno dalle autorità tedesche. Un cinema fu perquisito dalla polizia di Monaco, intervenuta con il proposito di sequestrare la copia. Buttgereit rischiava una pena detentiva e anche il proiezionista rischiò l'arresto per averlo proiettato. In seguito la polizia cercò di recuperare persino il negativo che, se fosse stato scoperto, sarebbe stato distrutto: per fortuna il produttore Manfred Jelinski riuscì a evitare, consegnando una pessima copia e salvaguardando il negativo originale, che il film venisse distrutto. 

 

Durante una scena di sesso tra Mark e Monika, sulla parete della camera compare un disegno di Karen Greenlee, una vera necrofila. Ha lavorato come apprendista imbalsamatrice ed è stata arrestata per aver rubato un carro funebre e aver interferito con un funerale. Ha anche confessato di aver fatto sesso con 20-40 cadaveri. Si descriveva come un "topo dell'obitorio" e considerava la necrofilia una dipendenza.

 

Il cinema Sputnik Kino (nel quale entrano Mark e Monika), situato nel quartiere Wedding di Berlino, venne inaugurato nel 1954, originariamente come "Teatro Clou Lichtspiel". Nel 1982 mutò nome come Maxim Kino e poi Momo Kino. Il primo luglio 1984 venne ribattezzato Sputnik Kino. Ha chiuso i battenti intorno al 1998-1999.

 

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Nekromantik 2: foto di scena

 

"La morte aveva, in Russia, un odore diverso che in Africa. Sotto il massiccio fuoco inglese i cadaveri in Africa, fra una linea e l'altra, erano rimasti a lungo insepolti. Ma il sole aveva lavorato rapidamente. Di notte l'odore era arrivato col vento, dolce, soffocante e greve: il gas aveva gonfiato i morti e questi si erano alzati come spettri alla luce delle stelle straniere, quasi combattessero ancora una volta in silenzio, senza speranza, ciascuno per sé; ma già il giorno seguente avevano incominciato ad aggrinzirsi, ad aderire alla terra, infinitamente stanchi, come per insinuarsi sotto il suolo; e più tardi, quando era possibile andare a prenderli, taluni erano già leggeri e risecchiti, e di quelli che si trovavano dopo settimane non rimaneva quasi altro che lo scheletro ciondolante nelle divise ormai troppo comode. Era una morte asciutta nella sabbia, al sole e al vento. In Russia, invece, la morte era fetida e imbrattata."

(Erich Maria Remarque)

 

Ave Maria (Mark Reeder)

 

Trailer

(Video soggetto a limiti d'età)

 

F.P. 19/10/2023 - Versione visionata in lingua inglese e tedesca (durata: 98'38")

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