Espandi menu
cerca
Terza generazione

Regia di Kate Woods vedi scheda film

Recensioni

L'autore

speedy34

speedy34

Iscritto dall'11 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 744
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Terza generazione

di speedy34
8 stelle

Australia: terra multirazziale in continua evoluzione e dove le diverse culture del mondo trovano una nuova patria capace di assorbirle pur rispettandone e mantenendone vivissime le loro specificità culturali. Ed è quello che accade alla comunità sicula-australiana che ogni inizio estate si riunisce per continuare la sana ed antica tradizione della preparazione della salsa fatta in casa! In una di queste occasioni conosciamo la famiglia Alibrandi, protagonista del bel romanzo di Melina Marchetta “Looking for Alibrandi” e portato sullo schermo dalla regista australiana al suo esordio Kate Woods.
Impariamo a conoscere Christine, la madre italoaustraliana, donna forte e coraggiosa (a cui presta il volto l’intensa Greta Scacchi, anche lei per metà di origine italiana), ragazza madre che invece di cedere alle lusinghe di un facile vittimismo ha portato avanti con dignità la sua sfida e con grande convinzione e tenacia ha cresciuto la sua bambina trasmettendole vivacità d’animo, orgoglio ed intelligenza.
Ci appassioniamo alla vita di Katia, la nonna (ma era necessario vederla in un film “straniero” perché ci si accorgesse della bravura e dell’elegante bellezza dell’attrice italiana Elena Cotta?), figura matriarcale così moderna nel suo approccio quotidiano alla vita quanto invece chiusa ed atavica nei ricordi e segreti di un’altra vita che è sempre così difficile confessare.
E poi ci “innamoriamo” della dolce e volitiva diciassettenne Josie Alibrandi , il motore del film e la voce narrante del romanzo, ragazza sveglia e alle prime esperienze felici e dolorose della sua vita e che Pia Miranda (al suo debutto come attrice ma siamo certi che ne sentiremo a lungo parlare!) interpreta con quel piglio simpaticamente imbronciato che ha fatto la fortuna di attrici come Wynona Rider o Julia Roberts.
Tra un twist sulle note di “Una zebra a pois” ed un coro per “Ciuri Ciuri” assistiamo alle divertenti e caotiche vicende della famiglia Alibrandi: il marito/padre Michael Andretti (Anthony La Paglia) , scomparso da anni, si rifà vivo e cercherà di instaurare un nuovo rapporto con la figlia Josie la quale, a sua volta, si dovrà barcamenare tra due ragazzi: lo studente modello Barton (raramente il tema del suicidio ed in generale del malessere e disagio giovanile sono stati raccontati con così doveroso rispetto e veridicità di stati d’animo ed emozioni) ed il più “scaciato” e non convenzionale Jacob. Mentre la nonna Katia, preoccupata per il tormentato destino che sembra aver trasmesso alle sue discendenti, imperterrita continua a vivere (ancora per poco!) nel suo guscio di tradizioni e di “falsati” affetti alle quali si è condannata a vivere. Ma temi così alti e profondi nelle parole della scrittrice/sceneggiatrice Melina Marchetta e davanti alla macchina da presa di Kate Woods si colorano di una genuina leggerezza e candida fragilità che ci fanno immediatamente amare questi personaggi. E, per chi ancora non lo avesse fatto, ci convince a leggere le pagine del romanzo sicuri che le profonde emozioni e suggestioni che le belle immagini sono riusciti a comunicarci (grazie anche alla solare fotografia di Toby Oliver) riusciremo meglio a riassaporare nell’unicità e corposità di sentimenti che a volte solo le parole sono capaci di contenere.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati