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The Body

Regia di Jonas McCord vedi scheda film

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La recensione su The Body

di trebby
2 stelle

Miei carissimi amici buonasera. Ci eravamo lasciati parlando di una pellicola come ''Resident evil 2 apocalypse'', tenuta a galla da due belle ragazze di 28 anni (Milla Jovovich e Sienna Guillory), una tenera bambina di 11 anni (Sophie Vavasseur) ed un rapper americano di 33 anni (Mike Epps). Insomma un film con una sceneggiatura banale ma con attori che superando i propri limiti salvavano il film dal totale naufragio. Ora pensando ad una dinamica totalmente antitetica, ovvero un film con cast stellare e sceneggiatura dignitosa totalmente naufragato, mi viene in mente questo film girato nel 1999. Prendiamo la sceneggiatura: the body è ispiarato al romanzo ''Il gesuita'' di Richard Ben Shapir, un libro del 1983 che narra il presunto ritrovamento da parte di un'archeologa del sepolcro di Cristo con le ossa di Cristo.  Il libro non è la divina commedia, ma tuttavia non è nemmeno una porcheria, io l'ho letto. Passiamo al cast: in primis Dereck Jacobi colto e raffinato attore teatrale inglese, specializzato in commedie teatrali shakespiriane , il sontuoso talento del buon Dereck è supportato dal bell'attore spagnolo Antonio Banderas che da giovane si è specializzato guarda caso pure lui in commedie teatrali shakespiriane. Due attori professionisti dal pedegree di tutto rispetto insomma, pur tuttavia il film non solo naufraga ma sprofonda nel ridicolo. In primo luogo la figura di padre Lavele sacerdote ed archeologo che vede il sepolcro viene totalmente fraintesa dal regista, il suo interprete Dereck Jacobi ce la mette tutta ma fallisce miseramente. Nel libro padre Lavele è un depresso cronico, caratterizzato da un pessimismo acuto e soffocante, un uomo che salta da un credo politico e religioso all'altro senza avere pace: dall'ebraismo al comunismo, poi dopo il patto Ribentrop Molotov del 1939 dal comunismo al cristanesimo. Alla fine il povero Lavele  nel libro si toglie la vita impiccandosi in camera, un suicidio che ricorda una scena nel film ''ufficiale e gentiluomo''. Nel film padre Lavele perde letteralmente il lume della ragione, non potendo accettare la realtà impazzisce ed arriva a fare cose ridicole, il povero Lavele perde la fede in maniera un tantino imbarazzante. Per quanto riguarda il personaggio interpretato da Antonio Banderas, il fallimento è meno plateale ma comunque è pur sempre un fallimento, nel libro il suo personaggio è un gesuita tormentato dal desiderio affettivo più che sessuale per le donne, un prete che finisce per innamorarsi e fare l'amore con la bella archeologa israeliana che scopre il sepolcro.  Sicuramente un tema banale, ma nel libro comunque è trattato bene. Il personaggio interpretato da Banderas è di un'opacità mostruosa non trasmette nulla. Una cosa che mi ha lasciato basito è che nel film tutti sono convinti che il ritrovamento delle ossa di Cristo e cioè la scoperta della sua non resurrezione farà finire di sicuro il cristianesimo. Ma come una religione durata per millenni che finisce a causa di una manciata di banali indizzi, quando molti credenti si aprocciano in maniera acritica ai dogmi religiosi, che di per se sono l'antitesi di ogni aproccio razionale.  Gli ebrei ortodossi poi in questo film sono le caricature di se stessi, delle macchiette ridicole; fossi ebreo mostrerei un certo disappunto. Non capisco come mai il regista abbia fallito in maniera così ridicola quando aveva un buon cast ed una buona sceneggiatura.

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