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Priscilla

Regia di Sofia Coppola vedi scheda film

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La recensione su Priscilla

di steno79
6 stelle

Il biopic è un genere di cui ormai da anni Hollywood abusa, eppure sembrerebbe sempre pronta a sfornarne di nuovi, anche quando non c'è un reale bisogno. Il film "Elvis" di Baz Luhrmann è stata una pellicola in un certo senso "definitiva" sull'argomento, tanto da rendere piuttosto ridondante questo "Priscilla" che sembrerebbe ideato a tavolino dalla stessa signora Priscilla Beaulieu in Presley, ma che in realtà non aggiunge quasi nulla di nuovo, se non un punto di vista femminile come è ovvio che sia in una pellicola diretta da Sofia Coppola.

Per carità un film curatissimo a livello di fotografia, scenografia e acconciature, ma dove la storia d'amore fra la ragazzina di buona famiglia che vive in Germania e il divo del rock in forte ascesa finisce per avere un che di risaputo, di poco originale nonostante gli sforzi congiunti della regista, del cast e degli apparati tecnici. Può darsi che rispetto a Luhrmann sia più fedele alla realtà dei fatti, tratto dall'autobiografia della stessa Presley scritta negli anni 80, ma finisce anche per risultare più convenzionale e di maniera, perdendo soprattutto nella seconda parte il mordente narrativo, mentre a livello di confezione è indubbia la bravura della regista nella composizione delle immagini e nella rievocazione ambientale, per quanto il film sia volutamente privo di quella componente visionaria che era il marchio di fabbrica di Luhrmann. Il finale, in particolare, risulta davvero scontato, con una chiusura che denuncia la limitatezza dell'ottica da cui è stata filtrata tutta la storia; forse avrebbe avuto senso far vedere anche cosa Priscilla sia riuscita a fare lontana dall'ombra del marito, ma la Coppola sceglie di non avventurarsi in questi territori e di limitarsi alla cronaca rosa e poi al fallimento del matrimonio, che già conoscevamo. È riuscita almeno a scegliere bene gli attori, soprattutto la protagonista: Cailee Spaeny ha la giusta dolcezza a livello espressivo, che poi si trasforma in rassegnazione, ed è molto bella; a Venezia ha vinto la coppa Volpi come migliore attrice per la sua performance, ma solo perché un regolamento demenziale non permette di premiare l'attrice del film che già prende il Leone d'oro, altrimenti Emma Stone avrebbe vinto senza possibilità di appello.

Per quanto riguarda Jacob Elordi, non può competere con la complessa performance di Austin Butler nel film di Luhrmann e risulta un pochino dissonante, anche perché francamente troppo alto rispetto al vero Elvis, ma nelle scene migliori riesce a trasmettere in maniera adeguata il suo carisma, anche se non canta mai. 

Nel complesso un passo indietro per la Coppola, ma pazienza, speriamo che alla prossima occasione torni a proporci qualcosa di più incisivo.

Voto 6/10

Cailee Spaeny

Priscilla (2023): Cailee Spaeny

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