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Dune: Parte due

Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film

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La recensione su Dune: Parte due

di 0372
9 stelle

Come è stato detto da un noto critico cinematografico,  i due fim di Dune del canadese Denis Villeneuve è un "dittico" e, quindi, la loro disamina deve necessariamente essere binaria; condivido pienamente questa impostazione concettuale. I due film si reggono da soli ma, a mio avviso, risultano ulteriormente  valorizzati se li consideriamo simultaneamente e collegati da un vincolo di interdipendenza più forte di altre saghe cinematografiche. Ne è la prova indiretta la magistrale e intrinsecamente emozionante la colonna sonora di Hans Zimmer, le cui "tuonate" rimbalzano dal primo al secondo film.

Chi scrive queste poche righe ha amato il film di David Lynch, visto e rivisto mille volte, ha letto il libro e sentito l'audiolibro: le opere di Denis Villeneuve riescono nel miracolo di coniugare il kolossal hollywoodiano con una certa coerenza filologica  (per quanto possibile) con le opere di Frank Herbert e chi conosce il libro coglie la capacità di scrittura dei film che ha necessariamente dovuto operare scelte e tagli.

Certo non si capisce ad un certo punto perchè la spezia sia così cruciale per l'intero universo, ma l'ascesa di Paul, che da efebico ragazzo diventa uomo e leader militare e politico, duro e anche cupo, laddove era dolce e tenero, è impressionante ed emozionante. Il cast è di altissimo livello e l'espressione corale degli attori è convincente. Non si può non partire per me  dall'interpretazione - poco più di un cameo - del celebre Christopher Walken, i cui occhi di ghiaccio sono gelidi e sconcertanti anche nell'età matura. Personalmente trovo molto più fascinosa del pur convincente Zendaya, Florence Pugh, la principessa Irulan, per non parlare di Rebecca Ferguson che, nel ruolo di reverenda madre, acquista in bellezza. Come non pensare a Lia Seydoux, sempre bellissima e sensuale, ma una menzione a parte merita la meravigliosa Charlotte Rampling: anche il suo sguardo e il suo tiepido sorriso sono unici. Un film da vedere e rivedere magari appena dopo aver rivisto il primo episodio.

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