Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Sorta di remake apocrifo di “1997 fuga da New York” di John Carpenter. Tante le buone idee, scarsissimi i mezzi tecnici.
Siamo nel 1983 e il cinema italiano di genere aveva da un pezzo incominciato a dare chiarissimi segni di cedimento. Il gap in termini di possibilità finanziarie fra le produzioni artigianali nostrane e quelle più raffinate hollywoodiane era ormai divenuto talmente abissale da non permettere più alle due industrie di competere nello stesso campionato. E così Sergio Martino dirige una sorta di remake apocrifo italiano del recente successo “1997 fuga da New York” (tanto che venne accusato di plagio) con tante buone idee (di quelle almeno ancora non v'era crisi allora) ma mezzi tecnici di fortuna. Il risultato è un prodotto modesto, ma comunque molto interessante se giudicato dalla giusta prospettiva.
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