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Shark 2 - L'abisso

Regia di Ben Wheatley vedi scheda film

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La recensione su Shark 2 - L'abisso

di ANdaMI
4 stelle

Coproduzione sino-statunitense con Jason Statham come protagonista, Shark 2 - L'abisso (Meg 2 - The Trench, in lingua originale) è un sequel scadente dalle idee riciclate.

 

locandina

Shark 2 - L'abisso (2023): locandina

 

Da quando Steven Spielberg presentò al mondo il suo capolavoro, "Lo Squalo", nel lontano 1975, i film con pescecani pericolosi pronti a divorare uomini si sono moltiplicati a dismisura. Il cinema, statunitense e non, ha infatti sfornato negli anni decine e decine di pellicole di questo tipo. Opere più o meno riuscite a seconda dei casi. Il primo "Shark" poteva anche appartenere, seppur forzatamente, all'elenco dei cloni spielberghiani discreti. Peccato non si possa dire altrettanto del suo seguito.

Stati Uniti d'America e Repubblica Popolare Cinese, eterni nemici sul piano geopolitico, congiungono qui i propri sforzi cinematografici per proporci un blockbuster estivo modaiolo e privo di mordente, recuperando il cast del film precedente e unendolo a qualche volto nuovo. La trama vede nuovamente protagonista il forzuto e burbero Jonas Taylor (Jason Statham), ora convinto ecologista, che si imbarca (o meglio, si immerge) in un viaggio pericoloso per esplorare un freddo abisso sottomarino, popolato da creature sconosciute e sulle cui preziose risorse minerarie ha messo gli occhi un'organizzazione affarista senza scrupoli. Tra squali preistorici e mercenari spietati, Jonas e compagni dovranno lottare con tutte le forze per riportare a casa la pelle.

Parlando fuori dai denti, nessuno si aspettava realmente una trama complessa, profonda o sfaccettata. Siamo pur sempre in presenza di un film d'azione tutto muscoli e niente cervello. Ma, al contempo, nessuno si sarebbe aspettato di ritrovarsi per le mani un film praticamente identico al suo predecessore, con pochissime innovazioni e tutte deludenti. Il soggetto e la sceneggiatura di Shark 2 - L'abisso sono stati infatti quasi interamente scritti ricalcando gli avvenimenti, le situazioni e persino le battute già visti qualche anno fa. Il riuso di materiale redditizio ("Shark" incassò più di 500 milioni di dollari nel mondo), in voga oggi come ieri, ha semplicemente azzerato le idee per questo film e quelle poche venute in mente agli sceneggiatori sono all'insegna dell'eccesso più sfarzoso e ridicolo. Tutto, qui, è volutamente esagerato e ingigantito. Ancora più squali, ancora più distruzione, ancora più pericoli, ancora più combattimenti. Questa volontà di spingersi oltre ogni limite ha come unico risultato quello di abbassare la soglia della credibilità e di stroncare alla radice la tensione. Troppa carne al fuoco rischia addirittura di far passare gli squali stessi in secondo piano e, fino a prova contraria, abbiamo tutti pagato per quelli.

 

Jason Statham

Shark 2 - L'abisso (2023): Jason Statham

 

L'ingaggio di Jason Statham era necessario essendo stato il protagonista del primo film, ma l'attore britannico appare stavolta svogliato e assente, tanto nelle scene action quanto in quelle un pò più drammatiche. La sua recitazione fiacca viene così compensata dal collega e coprotagonista Jacky Wu, ben più prestante e che quasi gli ruba la scena. A volerla dire tutta, l'intero cast non brilla, proprio come i personaggi che interpretano. I buoni si limitano a fare i buoni e i cattivi si limitano a fare i cattivi. A proposito di quest'ultimi, la superficialità della loro scrittura li stritola nell'anonimato più totale, specie se parliamo del loro leader, praticamente un Danny Trejo dei poverissimi. Purtroppo, non va meglio se parliamo di effetti speciali (che dovrebbero essere la spina dorsale di opere come questa) e di regia. La computer grafica utilizzata è decisamente scadente, gli squali sono credibili e fanno timore quanto una sagoma di cartone e il regista Ben Wheatley gira il film con poca fantasia, coadiuvato da una fotografia discreta ma che non fa certo gridare al miracolo.

Il sottotesto ambientalista che Shark 2 - L'abisso finge di avere è decisamente troppo poco accentuato e trattato con sufficienza. Siamo ben lontani dalla profondità (visiva e narrativa) di altre pellicole nettamente migliori. Tematiche di grande importanza e interesse quali la preservazione degli oceani dallo sfruttamento dell'uomo e il potenziale legame tra questo e la fauna ittica sono solo piccole aggiunte in un film che non sa realmente di cosa parlare, se non di mostri colossali e della lotta disperata contro di essi.

 

Jason Statham

Shark 2 - L'abisso (2023): Jason Statham

 

In definitiva, Shark 2 - L'abisso è il classico sequel dal budget spropositato. Realizzato solo ed unicamente perchè il primo aveva avuto successo e si sperava di fare il bis. Le idee scarseggiano e non bastano quelle nuove. Nemmeno gli effetti speciali computerizzati, il ritorno e la simpatia che può suscitare un divo del cinema action come Statham o l'avventura sottomarina spicciola bastano più. Visti i risultati, è difficile augurarsi l'uscita di un terzo film, soprattutto se i produttori sino-statunitensi hanno deciso di proseguire lungo la comoda strada del facile guadagno abbandonando ogni forma di investimento creativo. Di film sugli squali ce ne sono tanti, forse anche troppi e considerati i problemi da cui è affetto il film di Wheatley, si hanno davvero pochi motivi per scegliere proprio lui.

 

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