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La notte del 12

Regia di Dominik Moll vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La notte del 12

di axe
7 stelle

Yohan e Marceau, detectives di Grenoble, sono chiamati ad occuparsi del brutale assassinio di Clara Royer, una ragazza ventunenne, bagnata con benzina e bruciata, poco dopo essere uscita, in tarda serata, dalla casa di un'amica. L'indagine prende il via acquisendo testimonianze dalle persone vicine alla sfortunata giovane; l'attenzione degli inquirenti si concentra su specifici personaggi, sospettabili per la loro indole ed i legami avuti con la vittima, ma senza trovare le prove necessarie per le incriminazioni. Dopo alcuni anni, il caso è riaperto, ma, anche in questo caso, un colpevole non è individuato. Un giallo certamente anomalo, questo film di produzione franco-belga, diretto da Dominik Moll. Al racconto dell'indagine si affianca una coerente analisi del rapporto uomo-donna, nell'ottica di una critica ad un certo maschilismo proprio della contemporaneita'. Clara era una ragazza semplice, spontanea, vitale, a detta degli amici e dei genitori. Questa connotazione "acqua e sapone", a primo impatto, stride con quanto ricostruito durante l'inchiesta. Clara ha avuto molti uomini; era piuttosto disinibita e non si curava delle implicazioni sentimentali delle sue relazioni, basate sul sesso. L'evoluzione della trama e la caratterizzazione dei compagni occasionali di Clara fa riflettere sull'approccio maschile al personaggio della, prematuramente scomparsa, protagonista. Uomini qualunque la valutano una poco di buono, una "ragazza facile", una persona traditrice o comunque inaffidabile. L'assassino e' difficile da individuare perche', alla luce del rapporto con la giovane, potrebbe essere chiunque. Eppure, chi era Clara, se non, come descritta inizialmene, una ragazza spontanea ed assetata di vita ? Mai ha nascosto agli uomini che frequentava le sue intenzioni; eppure tutti costoro non hanno saputo comprenderla; ne sono rimasti, di conseguenza ossessionati, non solo per specifica morbosita' personale, ma anche per pregiudizio diffuso, per tensione al dominio, per incapacita' di relazionarsi in maniera sana con persone dell'altro sesso. Di pari passo con questa esposizione, procede la ricostruzione delle indagini. Yohan (Bastien Bouillon) e' piu' giovane; pur affrontando il caso con estrema professionalita', non puo' evitare di rimanere emotivamente coinvolto, e segnato, dalla vicenda, tanto da riprenderla in mano ad anni di distanza dall'assassinio di Clara. Marceau (Bouli Lanners), prossimo alla pensione, non riesce a mantenere il distacco professionale imposto dal suo ruolo di tutore dell'ordine, di fronte al degrado umano con il quale entra in contatto. Il film e' ambientato in località montane, la cui apparente serenita' contrasta con le situazioni di disagio sociale e psicologico di alcuni tra gli abitanti. La tensione, inizialmente, non è molto alta; sale gradualmente. L'indagine procede spedita, la curiosità dello spettatore circa il contesto nel quale è maturato l'omicidio trova soddisfazione, e nulla lascia presagire che l'assassino non sarà individuato. Testimoni e coinvolti ad altro titolo sono piuttosto loquaci; ma il loro numero rende presto difficile individuare una precisa traccia seguire; la pista si "raffredda"; i contrasti tra gli inquirenti rendono ancor più difficili le indagini. Certamente, l'epilogo lascia insoddisfatti. Ma è ciò che rende quest'opera diversa da molte altre; non è interesse della regìa rendere l'identificazione di un assassassino. Per come è giudicata Clara nel "normalissimo" contesto sociale ove è maturato il crimine, il colpevole potrebbe essere chiunque, anche un personaggio che non appare mai in scena. Questa fine esposizione critica conferisce al film, di per sè già un coerente ed appassionante racconto giallo, un valore aggiunto, che gli consente di spiccare, nella vasta pletora di di opere che costituisce il cinema di genere.

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