Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Siamo in piena febbre da 007 e proliferano le imitazioni, le parodie e gli scimmiottamenti più o meno riusciti delle avventurose missioni dell'impavido agente segreto, fascinoso e sprezzante della morte. C'è così un po' di gloria anche per Alberto Lupo, volto noto più per la sua attività televisiva che cinematografica, qui chiamato ad interpretare un personaggio totalmente (e perciò noiosamente) aderente ai canoni del ben più noto James Bond; al suo fianco, non semplice Bond girl ma vera e propria co-protagonista, viene sistemata la bella Ingrid Schoeller, che lungo gli anni '60 prese parte (solitamente in ruoli marginali) ad una buona serie di pellicole nostrane, soprattutto commedie (fra le quali 002 agenti segretissimi, di Fulci, dell'anno precedente). Nel cast non c'è traccia di un altro nome di qualche risalto; Lenzi deve così farsi bastare gli 'effetti speciali' derivanti dall'ambientazione esotica della prima parte del racconto e dall'azione, che a dire il vero non è neppure tanta. Il regista scrive il soggetto e la sceneggiatura, quest'ultima insieme a Wallace MacKentzy e firmandola Humprhey (sic) Humbert - abbastanza incomprensibilmente, poichè il soggetto è a nome Lenzi; MacKentzy invece non è uno pseudonimo. Musiche insipide di Angelo Francesco Lavagnino, autore molto prolifico e quello stesso anno impegnato, nella ventina di colonne sonore che licenziò, anche con Orson Welles (!) per il suo Falstaff. 3/10.
L'agente inglese 006 vola al Cairo per impossessarsi di un'arma potentissima: l'antiradar; compiendo la missione conosce la bella americana agente 008 ed a lei si unisce per andare a recuperare in Svizzera i progetti dell'antiradar, ancora pericolosamente in mano al loro creatore.
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