La recensione su Appendage

di undying

6 stelle

Inattesi effetti dello stress si manifestano ai danni di una stilista in carriera. Un fulmineo cortometraggio che tratta di "body horror" con un pizzico d'indispensabile ironia.

La stilista Ella (Rachel Sennott) sta cercando di impressionare positivamente, con una nuova ideazione, il capo Cristean (Eric Roberts). Ma nonostante le aspettative, il suo primo progetto viene nettamente rifiutato. Da quel preciso momento, l'angoscia e l'insicurezza di Ella si rendono concrete, manifestandosi nelle sembianze di un essere disgustoso che, lentamente, emerge dal suo corpo.

Appendage: Rachel Sennott

Lo stress, ormai è accertato, può avere conseguenze devastanti nella vita degli esseri umani. In buona misura è provocato dal lavoro, sempre più frenetico e competitivo, amplificato dalla necessità di dare il meglio di noi stessi in tempi sempre più brevi. Parte da questo presupposto il divertente cortometraggio di Anna Zlokovic, giovane artista che tiene come punto di riferimento il "body horror", ma trattandolo in chiave volutamente grottesca. Siccome poi la protagonista è una donna, questa volta gli effetti del logorìo, del sovraffaticamento e dell'esaurimento, presentano esiti più somatici che psichici, destinati a manifestarsi sottoforma di "appendice". Un parto mostruoso, indesiderato, frutto dell'angoscia e dell'ansia tipica dei tempi moderni, nei quali anche e soprattutto le donne sono al centro del sottovalutato e infimo sintomo dello stress. Questo fulmineo racconto interpretato con classe da Rachel Sennott ed Eric Roberts, realizzato con un buon budget (30.000 dollari), rappresenta un valido biglietto da visita per la Zlokovic, al momento coinvolta solo nella realizzazione di cortometraggi. Sarebbe interessante assistere al suo debutto in regia, per un'opera più completa e articolata, possibilmente sviluppata come lungometraggio.