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La stranezza

Regia di Roberto Andò vedi scheda film

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La recensione su La stranezza

di mm40
7 stelle

Luigi Pirandello, già autore affermato a livello nazionale, torna in Sicilia per qualche giorno. Qui conosce due scalcagnati attori dilettanti che lo invitano a una loro rappresentazione teatrale. Il drammaturgo, a sorpresa, accetta: ne vale indubbiamente la pena, poiché durante quello spettacolo succede di tutto. A Pirandello comincia a balenare in mente una certa “stranezza”...


Il cinema di Roberto Andò (Le confessioni, Una storia senza nome) non è semplicemente 'autoriale' nel senso migliore del termine – argomenti, estetica, un occhio al pubblico e uno alla critica; va infatti accreditata al cineasta palermitano anche una certa coerenza nel mantenere sempre i suoi lavori, per quanto distanti come tematiche, sullo stesso piano qualitativo. In questo La stranezza il Nostro, con una sceneggiatura da lui scritta insieme a Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, racconta in maniera quantomeno originale la nascita di un classico del teatro italiano: la commedia Sei personaggi in cerca di autore, di Luigi Pirandello. Cosa c'è di vero? Forse nulla, forse tutto: ma è esattamente questo il bello, il fascino del racconto e in un senso più lato del teatro in sé. L'idea migliore del copione è senza dubbio quella di svelare pian piano il vero soggetto del film, approdando verso la sua metà alla scena della rappresentazione teatrale a cui fa da spettatore Pirandello, che è la sequenza spartiacque dell'intero lavoro; è qui che si rivela la sua reale natura e che comincia a farsi sempre più prepotente nello spettatore l'idea che lo scrittore siciliano stia elaborando una “stranezza” in effetti piuttosto nota. Sei personaggi in cerca di autore è a tutt'oggi la sua opera più acclamata, eppure l'accoglienza iniziale fu disastrosa: ed è bella anche l'intuizione di chiudere il film su questo bizzarro dettaglio, che dimostra quanto avanti potesse essere la mente del drammaturgo rispetto ai gusti del pubblico contemporaneo. Neanche a dirlo, Toni Servillo è un protagonista eccezionale, ma al suo fianco troviamo una serie di interpreti altrettanto degni di rilievo: Renato Carpentieri (nel ruolo di Giovanni Verga), Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Tuccio Musumeci, ma soprattutto Ficarra e Picone, due comici ben al di sopra degli standard nazionali contemporanei qui chiamati a rivestire due ruoli assolutamente perfetti per le loro doti. 7/10.

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