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Victim of Love

Regia di Jesper Isaksen vedi scheda film

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La recensione su Victim of Love

di undying
7 stelle

Sorprendente esordio da parte di Jesper Isaksen, talentuoso e promettente regista, sceneggiatore e produttore, quindi autore a tutto tondo di un film suggestivo e inatteso, spiazzante e visivamente potente, via di mezzo tra The neon demon (per l'uso di luci al neon con prevalenza di tonalità rosse) e Factotum (Bent Hamer, 2005).

 

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Copenaghen. Charly (Rudi Køhnke) - in arrivo dagli USA - è alla disperata ricerca di Amy (Louise Cho), la sua compagna scomparsa durante una vacanza. Decide di cercarla partendo dall'hotel nel quale la ragazza ha pernottato negli ultimi giorni. Tuttavia, l'indagine di Charly prende rapidamente una brutta piega dal primo momento che scopre essere probabilmente in corso attività criminali, proprio nella stanza accanto a quella in cui era ospite la fidanzata. Nella sua indagine, sconvolto dall'uso di droga e alcolici, Charly ferquenta locali ambigui, provoca risse e incontra Felicija (Siff Andersson), una ragazza dark con la quale intrattiene una veloce relazione.

 

"Do I look like a psychophat?"

(Charly, rivolto a Felicija)

 

"Pay attention to the highest heaven
The highest heaven is the reddest region of all
To be a victim of love is the hell
Down, down, down
Into the darkness you fall."
(Amy)

 

Rudi Køhnke

Victim of Love (2021): Rudi Køhnke

 

Notevole esordio in regia (ma anche come sceneggiatore e produttore) per Jesper Isaksen, che gira con un budget limitato a soli 65.000 $ un vero e proprio gioiellino dark, particolarmente efficace in virtù d'una fotografia imbottita da luci al neon e per interpretazioni abbondantemente sopra la media, a cominciare da Rudi Køhnke, attore in grado di rendere credibile un personaggio pericolosissimo, un Jekyll & Hyde dei nostri tempi che si muove incerto e barcollante lungo le vie del peccato. La storia, piuttosto elementare e anche prevedibile, sembra essere parzialmente in debito con Charles Bukowski (il protagonista non per caso si chiama Charly), offrendoci un personaggio perennemente "fuori dai coppi", ormai sfinito a livello cerebrale dall'uso costante di coca e superalcolici. Durante il primo tempo ci si ricorda, per associazione data dall'analogia dei due interpreti (Matt Dillon e Rudi Køhnke), del notevole Factotum (Bent Hamer, 2005): Charly, esattamente come Henry Chinaski, si muove infatti in scenari notturni e di confine, frequenta bordelli e donne di facili costumi, mentre il suo obiettivo si fa sempre più lontano, perso tra i fumi dell'alcol che annebbiano le sue facoltà psichiche. A dire la verità, la soluzione del mistero è nascosta tra le spirali della sua mente contorta, nei recessi di uno stato d'identità patologico e assolutamente pericoloso per chi incrocia il suo cammino.

 

Siff Andersson, Rudi Køhnke

Victim of Love (2021): Siff Andersson, Rudi Køhnke

 

Nonostante l'idea poco elaborata, Isaksen recupera punti grazie a una cinematografia psichedelica e particolare (opera di Mathias Tegtmeier) che ricorda The neon demon (Nicolas Winding Refn, 2016), film dal quale preleva il compositore musicale Julian Winding, impiegandolo alla realizzazione della colonna sonora. Lento, ma intrigante e sempre più indirizzato verso territori estremi (un paio di delitti, contraddistinti da violenza facciale, restano impressi per quanto realisticamente portati sullo schermo), Victim of love è il classico film che non t'aspetti. La locandina, il titolo e l'origine (un low budget, opera d'un esordiente) sminuiscono le aspettative che, una volta tanto, vengono piacevolmente tradite in senso positivo. Con alle spalle una produzione sostanziosa e una sceneggiatura più articolata, Jesper Isaksen può sicuramente realizzare opere di qualità artistica significativiamente importanti. Presentato in sale limitate in Danimarca nel novembre del 2019, Victim of love è stato meritatamente acclamato in vari festival, portandosi a casa qualcosa come 19 premi. Nel luglio del 2021 è stato rilasciato nelle sale americane. Un titolo questo che, ce lo auguriamo, dovrebbe arrivare anche da noi avendo tutte le carte in regola per sorprendere pure lo spettatore più esperto ed esigente.

 

Siff Andersson

Victim of Love (2021): Siff Andersson

 

locandina

Victim of Love (2021): locandina

 

"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l’anima in fiamme."
(Charles Bukowski)

 

Trailer

 

F.P. 25/12/2021 - Versione visionata in lingua inglese e danese (durata: 97'59") / Data del rilascio USA: 23/07/2021

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