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Grazie ragazzi

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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La recensione su Grazie ragazzi

di Infinity94
8 stelle

"Well? Shall we go?" (E ora? Possiamo andare?) - "Yes, let's go" (Sì, andiamo), e "They do not move" (Non si muovono) cit.

"Well? Shall we go?" (E ora? Possiamo andare?) - "Yes, let's go" (Sì, andiamo), e l'indicazione scenica dice ironicamente "They do not move" (Non si muovono)

Aspettando Godot è l'opera teatrale di S. Beckett che viene portata in scena da Antonio(Antonio Albanese), un attore disoccupato che campa di doppiaggio di film hard, che un giorno viene assunto come insegnante di laboratorio teatrale presso un istituto penitenziario.

Antonio Albanese, Giorgio Montanini, Vinicio Marchioni, Andrea Lattanzi, Giacomo Ferrara, Bogdan Iordachiou

Grazie ragazzi (2023): Antonio Albanese, Giorgio Montanini, Vinicio Marchioni, Andrea Lattanzi, Giacomo Ferrara, Bogdan Iordachiou

Inizia come laboratorio di sei ore soltanto con saggio finale, la direttrice dell'istituto Laura(Sonia Bergamasco) si ritiene soddisfatta, Antonio invece una sera, ripercorrendo la sua carriera da attore di teatro insieme a Michele (Fabrizio Bentivoglio) proprietario di uno dei teatro più esclusivi di Roma, ricorda di aver portato insieme a lui proprio l'opera più famosa di Beckett e decide di portarla in scena proprio a teatro con questa fantomatica "compagnia" composta da detenuti che non hanno niente più da perdere, con un passato tormentato alle spalle, non fanno altro che "aspettare", che coincide a pennello con l'opera beckettiana. 

Fabrizio Bentivoglio, Antonio Albanese, Riccardo Milani

Grazie ragazzi (2023): Fabrizio Bentivoglio, Antonio Albanese, Riccardo Milani

Contro tutto e tutti, Antonio non demorde, li allena all'infinito combattendo le insicurezze, la balbuzia, la sofferenza di ogni giorno che vivono all'interno del carcere, con un traguardo e un finale inaspettato, come se il film fosse un'opera di Beckett stesso.

Regia di Riccardo Milani, ottimi gli interpreti, riadattamento del film francese " Un Triomphe" di E. Courcol, Il film trae ispirazione dai fatti realmente accaduti in Svezia nel 1985 sui quali già nel 1999 si basava il lungometraggio Breaking out di Daniel Lind Lagerlöf.

 

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