Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film
Chiara e Giulia, Matteo e Dario sono quattro trentenni molto differenti tra loro: una determinata ed egocentrica, l'altra più riflessiva e sensibile; uno più portato alle avventure di una sera sola e l'altro più romantico e timido. Cosa succederebbe se si accoppiassero Chiara e Matteo, Giulia e Dario? E se invece fosse la volta di Chiara e Dario, Giulia e Matteo?
A oltre tre anni da Uno di famiglia (2018) torna a girare per il cinema Alessio Maria Federici, e lo fa con questo copione firmato da Martino Coli (autore anche del libro da cui il film è tratto) che ricorda in qualche modo – se non per la trama, per l'idea di fondo – Sliding doors (Peter Howitt, 1998) e un po' anche Melinda e Melinda (Woody Allen, 2004). Alla base di tutto c'è una domanda semplice semplice: quale luogo comune ha più fondamento logico tra “chi si somiglia, si piglia” e “gli opposti si attraggono”? Ecco dunque assortire due storie in parallelo tra due coppie formate da partners che non potrebbero essere più affiatati, sulla carta, oppure più distanti; le sorprese, neanche a dirlo, non mancano. Nulla da eccepire sulle idee di partenza, ma 4 metà risulta a conti fatti una commedia sentimentale un po' troppo blanda, di maniera, dalle soluzioni prevedibili e prevedibilmente poco rischiose. La confezione è sufficientemente curata e nel cast prevalgono Matteo Martari e Ilenia Pastorelli su Matilde Gioli (comunque brava) e Giuseppe Maggio (già più tentennante); in un ruolino autoreferenziale anche lo scrittore Nicola Lagioia. Produzione Netflix. 3,5/10.
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