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The Hole in the Fence

Regia di Joaquin Del Paso vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Hole in the Fence

di obyone
8 stelle

 

scena

The Hole in the Fence (2021): scena

 

Venezia 78. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

Il buco nella rete è un bluff. Gli spari sono un bluff. Ad abbracciare il fucile è un indio pagato dai professori del campo di Los Pinos, un luogo di devota spiritualità dove i figli della nomenclatura messicana vengono educati al rigido rispetto della morale cattolica. Gli uomini di Dio devono temprare il carattere dei loro giovanissimi assistiti. A loro spetta il compito gravoso di trasformarli in uomini secondo le direttive dei ricchi padri che pagano fior di quattrini per riprendersi a casa giovani uomini in preda al testosterone. L'estate, lontana dai banchi di scuola, deve essere profiqua quanto lo studio perché negli alti ranghi della società a cui appartengono gli scolaretti non c'è posto per mammolette e frignoni. Che poi c'è sempre un poveraccio da ospitare in collegio perché così vuole la carità cristiana. È il tributo da pagare per salvare le apparenze. Ci penserà il sistema a togliere dai piedi quei mocciosi figli di contadini che mai e poi mai possono aspirare a ruoli di prestigio nel governo ispirato da Dio in Messico.

Il rispetto del comandamento di Cristo, "Ama il prossimo tuo come te stesso" c'entra ben poco con la recita che va in scena a Los Pinos. Tutto, nel campo, è una profonda bugia. Il sangue nel filo spinato, la torta rubata, l'uomo che si muove furtivo durante il falò, la punizione, la caritatevole processione in un paese tanto tranquillo quanto rassegnato alla sottomissione. Tutto ciò che viene messo in atto tre la pineta e le baracche dei contadini serve ad armare il fucile della paura. La paura serve a generare l'odio. L'odio a maturare il prelibato frutto della violenza. Un sibilo di pallottola esplode la rabbia di chi si sente minacciato da una forza invisibile che man mano si fa sempre più concreta e reale. Ma qual è la minaccia per questi ragazzini viziati, figli di ministri ed imprenditori? Esiste davvero un pericolo per loro in un campeggio ai margini di un villaggio di campesinos? 

La vicinanza al villaggio offre agli insegnanti il mostro di cui il collegio ha bisogno per risvegliare gli istinti primordiali del maschio e con essi il più ferreo senso di appartenenza all'elite del paese il cui compito non è servire la patria e la cittadinanza ma imporre il proprio modello come unico e giusto. La comunità amerinda diventa perciò il nemico immaginato su cui scagliare rabbia e frustrazione. Ragazzini timidi e riservati diventano belve ed imparano presto a giudicare gli altri ritenendosi figli di un Dio superiore che distrugge col fuoco e con le mani ogni cosa che non serva alla riuscita del proprio piano.

Che poi gli educatori siano estremisti della peggior specie e il loro infermiere un pedofilo fa parte del disegno di Dio, un progetto che ammette la violenza purificatrice e la mancanza del peccato laddove sia necessario salvaguardare il volere divino. I rampolli della buona società vengono educati alla chiusura e ad astenersi dal compiere atti di altruismo. Tutto ciò mentre si sgranano continuamenre rosari, i confessori si prodigano in benedizioni e paternalistici atti di perdono. I ragazzini crescono in perfezione odiando ogni diversità e pregando la croce di Cristo tra canti angelici che salgono in cielo durante l'Eucarestia. 

Lo scenario di Joaquin del Paso è avvilente. L'educazione cattolica si insinua tra preghiere continue e poco amore gettando alle ortiche la Buona Novella. 

L'ultimo atto non è una parabola bensì una tragedia infernale. Il rumore delle automobili fa sussultare mentre in nome di Dio si consuma l'altroce delitto. Le anime pure spesso si cullano in un corpo rattoppato, imperfetti mentre la violenza spesso si annida in una lunga fila di petti gonfi e muscoli tesi. La carità cristiana, quella vera, giace sepolta in una buca profonda. Un secchio di latta nasconde quel poco che rimane scoperto e mette a tacere i singhiozzi disperati di Cristo che, nell'indifferenza, si chiede in che cosa abbia sbagliato. Poco lontano un megafono diffonde a gran voce tutta l'ipocrisia di cui è capace l'uomo.

 

scena

The Hole in the Fence (2021): scena

 

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