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Il fantasma

Regia di João Pedro Rodrigues vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il fantasma

di port cros
8 stelle

 

Sergio, giovane spazzino notturno di Lisbona, è una creatura "animalesca", (come ben ci mostrano le prime scene in cui imita i guaiti del suo cane Lord) mossa da un istinto potente che travalica ogni convenzione sociale. Questo suo lato istintivo e animale si rivela soprattutto nel suo vorace erotismo, fatto di incontri occasionali con uomini sconosciuti. Sergio, come un animale, lecca e si struscia con voluttà su ciò che rappresenta l'oggetto della sua passione sessuale, e dopo aver masturbato un poliziotto non riesce a smettere di annusare l'odore del suo sperma sulla sua mano. Ma Sergio è anche un ragazzo molto solo, che pare incapace di stringere vere relazioni umane (l'unico vero amico è il cane Lord), e dopo un maldestro approccio sessuale allontana bruscamente anche la collega che pareva essere l'unica persona a cui importasse di lui. 

 

 

Un giorno Sergio si reca per conto della nettezza urbana a ritirare oggetti da buttare presso un ragazzo con la moto, che diviene immediatamente la sua ossessione erotica: Sergio si masturba usando i suoi guanti da motociclista, indossa i suoi slip trafugati dal bidone dell'immondizia, lo segue in piscina, si struscia sulla sua moto, penetra di notte di nascosto in casa sua. Ma il ragazzo non ricambia le sue attenzioni, anzi lo allontana in malo modo, e per essere penetrato in casa sua Sergio verrà fermato ed ammanettato da un poliziotto (in una scena ricca di allusioni erotico-feticistiche).

Il rifiuto e la solitudine portano infine Sergio ad estraniarsi completamente dal mondo, a rinchiudersi in una tutina nera in lattice e a rapire l'oggetto del suo desiderio, per poi abbandonarlo senza averlo toccato, perché non è così che il suo vuoto può essere riempito. A Sergio non rimane che perdere ogni residua parvenza di umanità, occultare la sua bellezza nella bizzarra tutina e vivere nella e della spazzatura che prima raccoglieva, diventando un "fantasma", un essere che non appartiene a questo mondo, a cui forse in realtà non era mai appartenuto.

 

 

 

"O fantasma" non è un film facile, per via del ritmo lento, e risulta disturbante (soprattutto nel finale in cui ci viene mostrato senza remore l'abbruttimento del protagonista che vaga nella discarica con un coniglio morto in mano e beve acqua contaminata), ma è sicuramente una pellicola molto affascinante e non convenzionale. E' certamente un buon esempio di cinema erotico: Rodrigues indugia sul corpo nudo del suo protagonista Ricardo Meneses e ce lo mostra, senza censure, mentre pratica una fellatio o lecca voluttuosamente la parete della cabina-doccia, alzando il tasso di erotismo senza scadere mai nella volgarità. E' affascinante anche il modo in cui il regista inquadra una Lisbona notturna, cupa e straniante. 

 

  

 

 

 

 

 

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