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Da mezzogiorno alle tre

Regia di Frank Gilroy vedi scheda film

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Neve Che Vola

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Da mezzogiorno alle tre

di Neve Che Vola
10 stelle

Graham Dorsey (Charles Bronson) ha un sogno premonitore, la sequenza che apre il film e che ancora non sappiamo essere un sogno. Lui e i quattro complici rapinano una città deserta, tutto è a portata di mano, ma mentre escono dal paese vengono massacrati.
Allora cerca una scusa per non partecipare alla rapina reale in programma il giorno dopo: il suo cavallo si azzoppa, raggiungono una casa isolata poco distante dal paese da rapinare, abitata dalla sola Amanda (Jill Ireland), alla quale viene chiesto un cavallo.
La donna nega di averne, ma si ode un rumore tipico dei cavalli provenire dalla stalla. Allora dice che è stata una mucca. Graham si avvia per controllare, verifica che di cavallo si tratta, ma mente ai complici. I quali allora sono "costretti" ad andare senza di lui... E' mezzogiorno, e saranno di ritorno - se tutto andrà bene - alle tre.

Amanda vive da reclusa coi due servitori (quello era il loro giorno libero), prigioniera della memoria del marito morto da due anni. La camera da letto è rimasta come il giorno della dipartita dell'uomo. Graham la convince che non è il caso di continuare ad onorarlo, e insieme vivono intensi momenti di passione. Si innamorano, ballano il valzer suonato dal grosso grammofono, lei si veste di rosso - all'inferno il nero del lutto!

Amanda brinda

"A queste poche ore che riscattano la mia vita!"

 Quasi allo scadere delle tre, arriva un ragazzo che avverte che la rapina è stata sventata, uno dei banditi ucciso e gli altri condannati all'impiccagione per le ore cinque di quello stesso pomeriggio.

Amanda teme che Graham non voglia andare ad aiutarli per restare con lei, e mette a parte il partner dei suoi pensieri, si rende conto che per Graham deve essere un momento difficile:

"Immagino quello che provi... Però non hai un'aria molto infelice."

E infatti il nostro non è per niente infelice, ora che ha fatto progetti con questa bella donna - banchiere a Boston -  chi glielo fa fare di rischiare la pellaccia per quei quattro idioti?

"Ma come, il destino dei tuoi amici ti sta così poco cuore?"
"Facendo i fuorilegge si impara che è inutile piangere sul latte versato."
"Già, ma qui il latte non è stato ancora versato! Soltanto alle cinque saranno impiccati, hai tutto il tempo per cercare di fare qualcosa."

Graham naturalmente tentenna, e Amanda gli offre su un piatto d'argento la possibilità di un inesistente eroismo:

Amanda: "Oh, lo dici soltanto per amor mio"
"No..."
"Si invece, il tuo cuore è accanto a Buck Bowers ma non vuoi ammetterlo per l'amore che hai per me!"
"E' così. Se non fosse per te, cercherei di salvarli...costi quel che costi!"
"Vai!"
"Dove?"

E Graham confida al cavallo le sue nobili intenzioni:

"Adesso, cavallino, cerchiamo di trovarci un bel praticello e ci facciamo una lunga dormita!"

Ma lo avvista una posse - qualcuno degli ex complici deve averlo nominato - così niente dormita. Li semina, ed è talmente vile e profittatore, che fa scambio di vestiti con un dentista girovago, lo stordisce e lo mette in posizione seduta. Spuntano alle sue spalle gli inseguitori, che imbottiscono di piombo il poveraccio.
Portano il cadavere vestito col frac che Graham aveva indossato durante il periodo passato con Amanda - alla tenuta della donna, che lo vede penzolante da cavallo a testa in giù con la schiena crivellata di colpi, Amanda sviene.
Purtroppo per il simpatico furfante, anche il dentista era ricercato per aver sostituito denti d'oro con denti di corta durata, e tra i truffati c'è anche il giudice che lo condanna a tre anni di galera.
Amanda si risveglia dopo tre giorni, e viene avvertita dai servitori dell'opinione che i compaesani possono essersi fatta di lei, si dirige coraggiosamente in paese, ed entra al post office dove il commesso le dice seriosamente:

"Questa, signora, è una posta degli Stati Uniti d'America, fondati sul timore di Dio e il rispetto dei dieci comandamenti. Sono stato chiaro?"

Chiarissimo, tutti conosciamo questa nobile verità!

All'uscita dall'ufficio viene accolta dagli "svergognata" e "sgualdrina" delle vecchie megere, e addirittura cominciano a strapparle i vestiti di dosso. Con una soluzione da commedia, la donna grida e si alza sul carro e snocciola un discorso da melodramma:

"Se quello che dite è vero, e merito di essere punita, che sia almeno per quello che ho fatto davvero. L'uomo con il frac era Graham Dorsey, non l'avevo mai visto prima di quel giorno e mai lo rivedrò, però l'ho amato, l'ho amato teneramente e completamente quanto una donna può amare un uomo e non mi vergogno di dirlo. Quelle poche ore hanno illuminato la mia vita, e mai le rinnegherò nè le scorderò, mai!, per nessuna ragione al mondo, qualunque cosa voi possiate farmi. E adesso, fate pure."

E tutti rimangono immobili, perfino commossi, mentre lei torna alla sua tenuta.

Tra gli spettatori c'è uno scrittore di New York, che, colpito dalle parole della donna e dalla vicenda, ha l'idea di scrivere un libro sull'accaduto.
Detto fatto, il libro viene distribuito dall'Alpi alle piramidi dal Manzanarre al Reno, arriva perfino nei monasteri tibetani, una canzone viene composta in onore dei famoso Graham Dorsey, il quale oramai assomiglia ben poco a quello originale visto in precedenza, la sua statura è diventata di 1 m e 90 cm, il suo aspetto di una bellezza mai vista... il romanzo arriva anche nella cella in cui Graham è rinchiuso (gli rimangono ormai pochi giorni da scontare), e un prigioniero ne legge degli stralci. Graham ridacchia...

"Sono tutte fesserie!"
Carcerato: "Quella volta, se ci tieni a saperlo, c'ero anch'io, ho partecipato a qualcuno di questi colpi, e Graham Dorsey era uno dei miei migliori amici. Che cos'hai da dire adesso?"
"Oh, non apro più bocca!"

Sulla lapide del falso Graham sta inciso questo epitaffio:

"Egli valutava l'amicizia più della vita. Dormi gentilmente dolce principe"

Partecipa alla gita turistica a villa Starbuck, dove avvenne il fatale incontro dei due amanti - con barba finta e occhiali. Quando il carro riparte dalla tenuta, lui rimane lì, ma la donna non lo riconosce. Riesce ad entrare in casa per farsi offrire un bicchiere d'acqua, la donna si offre di mostrargli le stanze descritte nel romanzo.
Come c'era da aspettarsi, non ha mai più voluto ascoltare il valzer che ballarono insieme, e Graham chiede di ascoltare quel valzer

"Va bene (...) Mi sono sempre rifiutata di riascoltare quel valzer, ma ora per una ragione inesplicabile sento invece che lo desidero"

Ballano insieme, lui la bacia, lei si indigna, lui si toglie la barba e si rivela per quello che è. Anche qui toni da commedia, Amanda non accetta di riconoscerlo fino a che lui non gli mostra il membro che osserva (e riconosce) guardando attraverso due dita davanti al viso.
Graham naturalmente cerca di rimettere in piedi gli antichi progetti fatti da mezzogiorno alle tre di quel giorno memorabile, ma la cosa non è così facile.

Amanda: "Ecco, guarda, scrivono perfino dal Giappone per dire quanto il mio amore - il nostro - li abbia confortati."

E prosegue:

"Ma non capisci? Tu e io non siamo più solo noi stessi, e non essendo più noi stessi noi siamo obbligati a subordinare il nostro io egoistico ad un io molto molto più grande!"
"Tu devi aver imparato il giapponese, non ho capito neanche una parola di quello che hai detto"

Divertente lo scatto improvviso alla commedia pur restando nell'amarezza del disconoscimento dell'identità e della realtà:

"Se si viene a sapere che mi sono messa con un altro uomo, la nostra leggenda è finita!"
Graham salta sul letto e rivendica: "Ma non sono un altro uomo, sono Dorsey!"

Alla fine la donna finge di stare al gioco e mentre lo abbraccia gli sfila la pistola, la punta e ne segue un altro dialogo in bilico tra commedia e sentimento

"Ora esci da questa casa o tiro il grilletto!"
"Ma se lo fai che dirai a quella gente, ai giapponesi?"
"Che sei uno che ho sorpreso a rubare"
"Non mi sparerai, non puoi farlo"
"Dammi la parola che non tornerai, che non rivelerai a nessuno che Graham Dorsey è vivo e ti farò avere venti dollari alla settimana per il resto dei tuoi giorni"
"Questo mi ferisce di più che se mi sparassi"
"Cinquanta!"
"Non è solo la banca che mi attira a Boston, io... io ti amo!"
"Cento dollari alla settimana, e questa è l'ultima offerta!"
"Non ne accetterei neanche mille, o tiri quel grilletto o vieni a Boston con me!"
"Stai bluffando!"
"Uno di noi due lo fa, ma non sono io"
"Niente deve distruggere la nostra leggenda, niente!"

Primo piano dell'arma con il cane alzato, il dito della donna sul grilletto, Graham chiude gli occhi in attesa del colpo fatale, che esplode fragoroso. Ma Graham riapre gli occhi illeso, e vede la ragazza sul pavimento con la pistola ancora in mano. Graham si getta sul suo corpo tristemente.

Ed ecco rispuntare la commedia, seppur macabra, nelle parole del prete al suo funerale:

"Essa ha mostrato al mondo il volto del coraggio, ma poi il suo cuore non ha retto, e incapace di sopportare la vita senza il suo amato, ha voluto congiungersi a lui, fianco a fianco per l'eternità"

Subito ancora più umorismo, Graham Dorsey e un bambino che suona fastidiosamente uno scacciapensieri sono mostrati l'uno accanto all'altro in diligenza, un colpo in testa al bambino, gli toglie lo scacciapensieri di mano e lo getta via dal finestrino.
La diligenza viene assalita dai banditi, Graham riconosce uno degli assalitori, un suo vecchio amico, e si presentando come Graham, ma questi non riconosce.
Insiste

"Abbiamo fatto tante rapine insieme!"
Red Roxy (un cameo affidato al veterano western Don "Red" Barry):"Questo crede di essere Graham Dorsey, è tutto matto!"

Tra le risate generali e una botta in testa viene abbandonato mentre il bambino si prende la sua vendetta, si sporge dal finestrino della diligenza e gli fa le beffe.
Tutto quello che segue sono episodi nei quali Graham inutilmente tenta di rivendicare la propria identità, una puttana lo denuncia vantandosi del fatto che il vero Graham era alto 1 m e 90; in un bar si chiude le orecchie per non udire la canzone dedicata suo personaggio immaginario, fino a che perde la pazienza e se la prende con la cantante. Uno dei cow-boys lo apostrofa:

"Spero che con questo non avrai voluto insultare l'eroico nome di Graham Dorsey!"
"L'eroico nome di Graham Dorsey! Graham Dorsey non era più alto nè più bello né coraggioso di me, per dirla chiara era soltanto una mezza tacca da quattro soldi ...e un cialtrone!"
"Mano alla pistola, mister!"
"L'ho già fatto!"

e spara al cowboy da sotto al tavolo.

Nella fuga capita a teatro dove stanno  recitando proprio la sua saga, irrompe e dal palco si rivolge al pubblico rivendicando la realtà storica, ma lo prendono a pomodorate.

Una cella piena di matti, Graham viene introdotto oltre le sbarre.

Pazzo: "Graham Dorsey?"
Graham sorridente: "Si!"
Pazzo: "Ti stavamo aspettando, benvenuto!"

Sovraimpressione della coppia che balla il valzer quel giorno memorabile, e i titoli di coda sulla musica suonata dal carillon suggellano un'opera quanto meno sorprendente per l'abile capacità di mischiare - senza mai diventare realmente solo una delle cose - dramma, sentimento, dolore, commedia e scherzo.
Film a mio avviso eccellente, vero che ricorda un pò "L'uomo che uccise Liberty Valance", ma l'impianto è tutto diverso, qui c'è una donna che non riesce più ad accettare la realtà ed arriva al suicidio. E c'è l'esplicita dichiarazione che solo al manicomio la realtà è ancora riconosciuta, mentre il mondo va alla deriva nell'illusione e nell'inganno delle identità negate e confuse.



Sull'interpretazione di Charles Bronson
Memorabile caratterizzazione.

Sull'interpretazione di Jill Ireland
Capace di rendere bene il dondolarsi tra donna castigata e passionale.

Sulla colonna sonora
Eccellente opera di Elmer Bernstein.

Sulla colonna sonora

Eccellente opera di Elmer Bernstein.

Su Charles Bronson

Memorabile caratterizzazione.

Su Jill Ireland

Capace di rendere bene il dondolarsi tra donna castigata e passionale.

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