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Amityville Possession

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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La recensione su Amityville Possession

di arkin
6 stelle

Ispira un'alta dose di simpatia, il film di Damiani, che si diverte con la videocamera come un novello Sam Raimi, guardando all'Esorcista di Friedkin una volta si e l'altra pure(Non solo per gli effetti legati all'esorcismo, ma anche per la scelta dei personaggi, che includono un prete un po' vigliacco e tergiversante). 
Forse le premesse sono ovvie, il finale risaputo, ed il modo in cui il demone della situazione si presenta e si comporta non ha niente di nuovo da comunicare(parolacce, eresie, bestemmie, sesso...), ma non tutto è davvero così ovvio come potrebbe sembrare: la famiglia in cui la presenza malvagia si presenta-timorata di Dio- è composta da una madre vigliacca che preferisce far vivere i figli con un mostro violento(e per altro nemmeno credente, cosa che fa rimanere perplessi visto il fervore della moglie) piuttosto che andarsene di casa, la figlia che subisce le attenzioni morbose di un membro della famiglia(per quanto posseduto) sembra parecchio in conflitto circa quello che dovrebbe o non dovrebbe provare, e "l'eroico" prete della situazione prima ignora un padre che sta praticamente picchiando i suoi figli davanti a lui, fa di nuovo lo gnorri quando una povera ragazza disperata va da lui per cercare aiuto, sentendosi poi in colpa(beh, sarebbe il minimo!) quando capita l'annunciata tragedia, fino al sacrificio più estremo...per non parlare di quell'antipatica combriccola di preti e vescovi da cui il suddetto prete va a cercare appoggio, e che sembrano più interessati all'opinione pubblica che alla salvezza delle anime...
Ingenuo, a tratti sopra le righe, a tratti di un'assurdità illogica ma tanto simpatica, il film di Damiani è soprattutto un'opera interessante dal punto di vista delle intenzioni: i voli di regia, le carrellate, le atmosfere cupe, i rapporti terribili tra i personaggi nascosti sotto strati di ipocrisia, e la realizzazione di un demone che è molto più convincente rispetto alle macchiette amorfe di tanti film recenti(dal Rito fino a L'ultimo esorcismo) perchè parla con voce più mellifua, suadente, rabbiosa ed ulcerante rispetto ai novelli demoni infarciti di luoghi(maligni) comuni...
E per quanto tutti quanti ci rendiamo conto di quante inesattezze e assurdità ci siano nel film, non può non suscitare un moto di simpatia, e qualche volta persino un discreto fascino(belle le sequenze della possessione o del massacro notturno, per citarne due). 
Gli attori, poi, sono notevolmente al di sopra della media(o almeno alcuni), soprattutto James Olson e il semi-sconosciuto Jack Magner(Sonny)- che è quasi più spettrale ed inquietante senza trucco, e del quale si sono misteriosamente perdute le tracce nonostante una bella capacità espressiva...
Obiettivamente vicini al mediocre, per simpatia molto buono...facendo media: una sufficienza abbondante. 

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