Regia di Mark Dennis, Ben Foster vedi scheda film
Hopper, un professore di archeologia, scompare dopo essersi avventurato all'interno di una caverna che aveva deciso di esplorare al fine di scoprire la sorte di alcuni hippies. Alcuni studenti scelgono di andare a cercarlo, finendo per rimanere imprigionati all'interno della misteriosa cavità, nella quale il tempo scorre diversamente; i minuti all'interno della caverna corrispondono ad anni in superficie, le ore ai decenni. Quale sarà la sorte degli umani catturati nella "trappola del tempo" ? I registi Mark Dennis e Ben Foster imbastiscono una gradevole avventura, "costruendola" sul presupposto fantastico secondo il quale in una specifica località il tempo scorre molto più lentamente di quanto accade nel resto del pianeta. Tutti coloro che entrano nella caverna rimangono intrappolati, con più o meno consapevolezza, secondo il grado di coscienza acquisito, in un "limbo" fuori dal tempo. Persa ogni possibilità di rivedere persone care ed un mondo a loro familiare, poichè inevitabilmente scagliati nel futuro, gli occupanti della caverna sono posti nella dura condizione di dover sopravvivere a danno dei soggetti che, loro malgrado, li raggiungono nella cavità, qualcuno casualmente, qualcun altro alla ricerca di persone scomparse, o della "Fonte della Giovinezza", mitica sorgente le cui acque hanno potere di guarire dai mali ed impedire l'invecchiamento. Inevitabile, in una sceneggiatura redatta su tali premesse, la presenza di paradossi temporali; alcuni personaggi riescono a sfuggire dalla cavità e, grazie ai mezzi reperiti nel remoto tempo futuro nel quale si evidentemente ambientano, hanno modo di riaffacciarsi al "passato" per salvare i loro amici e parenti. Il cast è composto da attori non molto noti; ho apprezzato, in particolare, Cassidy Glifford, nel ruolo dell'atletica, coraggiosa e carismatica Cara. I registi sanno creare un'atmosfera di mistero ed una forte tensione grazie alla scelta di non rivelare allo spettatore ulteriori informazioni rispetto quelle che sono disponibili per i giovani intrappolati nella caverna. Esplorazione, confronto critico, un supporto di registrazione rinvenuto all'interno di una telecamera, restituiscono frammenti di una realtà incredibile, che pian piano si para ai loro occhi ponendoli di fronte alla consapevolezza di aver perso, senza possibilità di tornare indietro, ogni contatto con il mondo cui appartengono, e di dover lottare per sopravvivere. Il film è ricco di citazioni, dirette ed indirette, di miti e fantasie di un passato remoto (la "Fonte della Giovinezza) o meno (I Goonies ed Indiana Jones). Gran parte del racconto è ambientato all'interno della caverna; tale uniformità è interrotta tramite sequenze ben realizzate che mostrano un passato immutabile, o "lampi" di futuro, stimolando la fantasia circa gli eventi che si sono verificati dopo l'ingresso dei ragazzi nella grotta. "Time Trap" non è di certo una produzione sontuosa; i registi sfruttano con intelligenza i mezzi a loro disposizione, creando una buona suspence, e senza voler strafare. Stabilito il presupposto fantastico del disallineamento temporale, vincolano allo stesso l'evoluzione della trama, dando prova di coerenza. Un discreto prodotto d'intrattenimento, degno di apprezzamento in virtù del favorevole rapporto tra risorse utilizzate e risultato ottenuto.
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