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In vacanza su Marte

Regia di Neri Parenti vedi scheda film

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La recensione su In vacanza su Marte

di antimes
2 stelle

Amici come prima era già stata una sofferenza. Sebbene molti l'abbiano interpretato come una rivisitazione malinconica ed epigonale del cinepanettone d'antan (e anche qua, occorre fare distinzioni...Vacanze di Natale 1983 NON E' natale in india o bodyguards) il film era stanco, inutilmente volgare, e presentava la nostra coppia romanomilanese oramai in versione patetica. La loro reunion dopo una decina d'anni non ha portato, giustamente, gli effetti sperati. In primis perchè nel frattempo, tanto per dire, è esploso Checco Zalone ed è cambiato il registro della comicità greve e scureggiona. 

 

E' cambiato il gusto dello spettatore senz'altro quindi, ma sono cambiati anche gli attori: De Sica fuori forma al massimo e oramai privo di qualsivoglia tendenza a là Trivellone, e un Boldi su cui occorre stendere un velo pietoso, tanto è il rincoglionimento nelle sue, seppur elementari parti. Tant'è, ed arriviamo a In vacanza su Marte, che il ruolo gli va cucito addosso proprio in funzione di questo suo rincitrullimento: dargli un personaggio che, trovandosi ragazzino nel corpo di un 70enne, fa della confusione il suo tratto distintivo. Riassumendo quindi: De Sica bolso e scazzato, le cui storiche battutacce al fulmicotone, cadono in terra sgonfie e senza mordente. Boldi che si muove al rallentatore e che viene trattato da disabile mentale per tutto il film.

 

Il resto sono comparsucole male utilizzate: la Minaccioni che bissa la moglie rompicoglioni di Lockdown all'italiana, Herbert Ballerina in un ruolo penoso (ed anche lui al di sotto di un livello minimo di recitazione) e varie attricette di cui non conosco neanche il nome, ad inscenare la storia parallella del film, una specie di reality del futuro, dai tratti talmente ridicoli e patetici che non vale neanche la pena rincarare troppo la dose.

 

Cos'è che non capisce questa gente sul fatto che i tempi sono cambiati, l'energia è finita ed è tempo di chiudere? Non bastano gli incassi dello scorso decennio (sia separatamente sia insieme) che sono stati in discesa verticale? E' troppo chiedere di chiudere dignitosamente una carriera cinematografica, magari alla Odio l'estate di AG&G? Se ci mettiamo che il noleggio/acquisto di questa ciofeca costa 10/15 €, è presto detto. Addio cipollini. 

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