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Sigaro al miele

Regia di Kamir Ainouz vedi scheda film

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La recensione su Sigaro al miele

di alan smithee
7 stelle

Zoé Adjani

Honey Cigar (2020): Zoé Adjani

VENEZIA 77 - GIORNATE DEGLI AUTORI - FILM DI APERTURA

Selma è una studentessa ambiziosa nata in Francia, ma che ostenta con orgoglio i natali algerini che entrambi i genitori le hanno trasferito nel corpo e nella mente. Nello stesso tempo patisce le restrizioni che la rigorosa e integerrima tradizione di quei luoghi in qualche modo ancora influenza anche persone moderne, aperte ed occidentalizzate come i genitori della ragazza, che, ad esempio, pur criticando i matrimoni di convenienza, non disdegnano di presentare la bella figlia a facoltosi pretendenti che si presentano a cercar moglie presso comuni conoscenti.

Zoé Adjani

Honey Cigar (2020): Zoé Adjani

 

Ma Selma non appare meno insofferente quando il padre la aspetta furente e preoccupato, alzato ed insonne mentre la giovane rincasa ben oltre i limiti di orario concessi dalla regola di famiglia.

In un inizio anni '90 che coincide con un pericoloso ritorno della minaccia fondamentalista algerina in tutto il vasto stato Nordafricano, assistiamo al riscatto morale caratteriale non solo di Selma, ma anche della solo apparentemente remissiva madre medico, in grado al contrario di rimettersi in gioco non meno della orgogliosa e tenace giovane figlia. Cigare au miel, titolo che si riferisce ad una tradizionale ricetta di dolce algerino arrotolato su se stesso come a ricordare le fattezze di un sigaro, è la intensa, vivace, accurata opera prima della bella e brava regista KaMIr Ainou, sorella quasi omonima di KaRIm Ainou, il regista dell'apprezzato e pluripremiato a Cannes 2019 La vita invisibile di Euridice Gusmao.

Zoé Adjani

Honey Cigar (2020): Zoé Adjani

Un'opera prima che dimostra carattere e stile di direzione, in grado di coniugare un potente studio introspettivo di forti personalità indipendenti ed orgogliose, con le tormentate dinamiche geopolitiche di un territorio controverso e dilaniato da violenze e scontri civili senza tregua.

Un film che rimane impressa per il carattere battagliero e combattivo delle due donne protagoniste, perfettamente rese da due attrici eccezionali sia per espressività che per bellezza: la giovane Zoé Adjani, nipote di Isabelle, e la meravigliosa, conturbante attrice britannica naturalizzzata francese, ma di origini curdo-russe, Amira Casar.

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