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In Deep Sleep

Regia di Maria Ignatenko vedi scheda film

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La recensione su In Deep Sleep

di alan smithee
8 stelle

32° TRIESTE FILM FESTIVAL - IL CINEMA DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE ED. 2021 - wild roses-registe in Europa
"Potresti partire per viaggi pericolosi, compiere molte imprese coraggiose, o scoprire terre lontane, se hai qualcuno da cui tornare.
Potresti brandire le armi per difendere il tuo e l'altrui onore, sapendo che c'è qualcuno che aspetta tue notizie.
Ma quando il sentiero di casa non c'è più, quando la separazione non ha fine, allora ti perdi d'animo e ti diviene impossibile andare avanti. Questo è tutto."
E' più letale e definitiva la morte o il sonno che coglie gli abitanti di uno sperduto villaggio rattrappito da un freddo polare che lo rende particolarmente inospitale e letale?
Il giovane Victor è costretto dalle avverse circostanze a dividersi tra i due fenomeni, che finiscono per coinvolgerlo indirettamente per i fatti che riguardano i suoi cari o la gente che gli sta attorno.

L'uomo vive tre momenti drammatici in cui prima gli comunicano, mentre si trova per lavoro in un cargo, la morte della moglie, poi assistiamo alla sua deposizione muta in tribunale ove è accusato dell'omicidio di un macchinista della medesima imbarcazione.
Quindi lo scorgiamo vagare tra le stradine ghiacciate del suo villaggio, mentre ovunque un torpore ha messo a terra ogni forma di vita, assimilando costoro a dei non più vivi.
Tra silenzi che descrivono spaesamenti e dolori tutti interiori, ed un senso quasi onnipotente di una morte che ci rende tutti in bilico dinanzi ad un destino che si presenta come un burrone senza fine, la regista Maria Ignatenko si dimostra assai a suo agio nel tentare di delineare l'imbarazzo e la instabilità che si presenta dinanzi ad una realtà già di per se cruda e limitata nelle prospettive, per poter indurre ad una sorta di timido ottimismo.

Lo strazio ed il disagio tutto interiore del protagonista, vittima e carnefice allo stesso tempo, si contornano di paesaggi cupi, severi, ma estremamente affascinanti che rendono la vicenda ancora più emblematica, inestricabile, impossibile da decifrare se non nel disagio che ogni situazione contribuisce a rivelarsi di fronte all'esistenza del nostro ammutolito protagonista, ormai irrigidito da quel clima freddo sia materiale che interiore, da risultare quasi impermeabile ad ogni sorta di sentimento.
In deep sleep è un film incentrato sulla perdita irrimediabile, della libertà, della vita, nella consapevolezza che quando si perde qualcuno che veramente conta, in chi resta il mondo è come se improvvisamente smettesse di esistere, sprofondato nella rigidità di un freddo che induce ad un torpore che non si rivela molto differente rispetto ad una morte definitiva.
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