Regia di Dario Argento vedi scheda film
Secondo "Incubo di Dario Argento", trasmesso nel programma televisivo Giallo (1987).
Una giovane coppia assume una domestica di colore, senza immaginare che la stessa sia in realtà affiliata ad una setta voodoo.
Uno degli incubi più efficaci, legati al cannibalismo ed al voodoo: due temi viscerali e sempre inquietanti. Argento innalza -dimessamente- il tiro: presentando (per pochi secondi) un frigo traboccante resti umani. La visione del regista si fa nettamente più audace, travalica il prime-time e sconvolge buona parte (quella più bieca) della platea televisiva. Tortora storce il naso, mentre la Parietti mostra le gambe salendo sull'attico dove Argento sta per sprofondare, in un profondo torpore, ogni azione logica e razionale.
"Ho paura di molte cose, come tutti. Vivo anche paure immotivate. Quando scrivevo uno dei primi film, fui preso da un'ansia enorme che decisi di uscire di casa in pigiama e pantofole, scappando non so davvero da che cosa. Ho paura anche delle mie fantasie che spesso scambio con delle profezie." (Dario Argento)
Alba Parietti ed Enzo Tortora (Giallo, 1987)
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