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Nocturnal

Regia di Nathalie Biancheri vedi scheda film

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La recensione su Nocturnal

di leporello
8 stelle

   Pete (Cosmo Jarvis), aggrappato alle sue sigarette (mangiate più che fumate), alle bottiglie e agli attrezzi del suo modesto mestiere, dà subito l’impressione di essere uno di quelli che ha “sfanculato” il mondo una volta per tutte. E dà l’impressione, al contempo,  di essere un discreto donnaiolo (i numeri per esserlo non gli mancano), anche se è subito evidente che non ne trarrebbe (eventualmente) per niente l’atteso godimento. Ad inizio film, intanto che salta in maniera sofferta da un letto all’altro senza sorridere mai (e come potrebbe? L’ottima regia lo inquadrerà quasi sempre da dietro, o sfilato di tre quarti, al massimo di profilo, e solo per pochissimi fotogrammi in tutto, frontalmente) Il personaggio di Pete rimanda in qualche modo alle ossessioni di “Shame” (il bel film di Steve McQueen dove il Fassbender protagonista è molto “ricalcato” da Jarvis). Ma presto (molto prima che una qualunque sensazione di “plagio”, inteso come dejà vù, possa prendere corpo) Pete incrocia casualmente Laurie (Lauren Coe), una liceale sportiva e insoddisfatta che passa di lì, la segue con lo sguardo, poi la segue ovunque, e la storia parte...


   Sicuramente il pilastro su cui poggia il film è questo ragazzotto di origini armene che (accidenti a me e quando non son potuto uscire dall’uovo di Calimero senza sapere nulla della vita!!!), a dispetto di un’immagine pubblica di rocker di bassa lega e di non so cos’altro (accidenti a me!!!) offre un’interpretazione magistrale delle disastrose lacerazioni interiori di un comune imbianchino d’Irlanda. I ben informati me la danno nato in America, ma non mi informano di come renda così bene l’accento irlandese. Al tempo stesso, mi informano però che il film è stato girato in diciotto giorni, e questo accresce ulteriormente la buona impressione che ho ricevuto da questo film.
Anche della regista è lecito non sapere nulla (ha nel proprio carniere solo qualche cortometraggio e un nuovo lungo che esce di questi tempi negli Stati Uniti, e che mi sforzerò di reperire...), ma di certo è una che sa muoversi (velocemente, direi, dati i soli diciotto giorni), sa emozionare (possibile che questo cupo “Nocturnal” possa essere un film lacrimevole? Io ho lacrimato...), sa disegnare bene i quadri e le cornici, dà il giusto risalto ai dettagli tenendo ben fermo il fuoco d’insieme.


   E’ un film dal quale lecitamente non ci si aspetta nulla, e dal quale lecitamente si esce commossi, quasi inteneriti, in attesa di un altro come questo.


   Lo si può vedere gratuitamente sul “ArteKino” al link quivi indicato fino alla fine di questo dicembre 2021.

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