Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Clive Exton fa una stringata sceneggiatura a cui aderisce perfettamente Fleischer, con un appoggio fortissimo da parte di Richard Attenborough, come interprete, da cui Hopkins a preso degli spunti. Non si raggiunge mai, volutamente, gli effetti efferati del tema, ma lo stesso il film ci trasporta nell'orrore del quotidiano a cui il personaggio di Christie si è lasciato andare. La storia non è mai banale e non cade negli standard del genere, e tanto meno consolatoria, visto che la giustizia arriverà a provvedere solo a cose fatte, e drammaticamente incancellabili. Il protagonista ci fa passare attraverso le sue fibrillazioni nell'orrore degli atti, da notare la realistica accettazione dei suoi comportamenti, e cioè la consapevolezza di quello che si propone di fare, adeguando tutto quello che lo circonda, perfino i sentimenti familiari; pochi tratti di storia e degli eventi del processo, bastano a dipingere la struttura mentale del protagonista, e questo è un grande pregio di sceneggiatura e e regia
Da notare l'ambientazione fatta nei luoghi dove sono successi i fatti, anche se non nell'edificio specifico ed è tratto dai racconti di Ludovic Kennedy
Trama ben studiata e senza sensazionalismi a cui si ispira la sceneggiatura e la regia
Il confronto con Lo Strangolatore di Bosto è improponibile, qui la chiave è diversa, anche se lo stile del racconto quotidiano è lo stesso, bella prova di regia che si distingue da mille altri nel genere
Una prova superlativa che da forza la racconto nella direzione giusta
Prova sentita
Qui giovane, ma già all'altezza di attore ragguardavole, specialmente nella parte finale da una dimostrozione fortissima
Candida e determinata con i suoi silenzi
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta