Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Caccia sadica

Name: La recensione su Caccia sadica
Item: Caccia sadica
Rating: 8
Author: tafo

di tafo

8 stelle

Questo film mi ossessiona da anni, scoperto manco a dirlo grzie al solito Ghezzi, l'avrò visto 4 o 5 volte. Se non fosse un film del 1971, tirerei in ballo " The truman show " o " Existenz" di Cronenberg, esempi di aggiornamento post-moderno delle teorie orwelliane. Sono sicuro che il nostro emigrante al contrario Usa-Inghilterra conoscesse lo scrittore inglese forse anche personalmente ma non credo volesse fare un film che metta al centro della vita reale due fenomeni virtuali come uno show televisivo o il mondo dei videogiochi. Il regista vuole fare un saggio di montaggio inteso come eliminazione degli spazi ( e tempi ) morti, dove infatti il paesaggio (landscapes ) cambia frequentemente tanto da pensare che le persone ( figures ) non stiano sempre nello stesso luogo. Riescono infatti a vestirsi da partigiani o ad essere attaccati nella folta vegetazione del Vietnam. Questo film è poi sopratutto un saggio filosofico in cui l'unica certezza è il dubbio. Non ci sono personaggi diversi dai due protagonisti che parlano che ci spieghino qualcosa, sembrano di nuovo, come nei videogiochi, parte del paesaggio, contorno. Non ho certezze sul perchè i due sono inseguiti, il più anziano dovrebbe essere un omicida , sicuramente lo diventa nel film, così come ingaggia un duello con un elicottero che diventa il nemico da abbattere più del suo contenuto umano, tanto da sfidarlo a morte. L'altro, l'Alex di arancia meccanica, non ci sono dubbi che sia uno stupratore, nel film di Kubrick però. Il finale è più da game-over che da raggiungimento di una frontiera salvifica, con questi soldati inquietanti , anche circolare nel passaggio di livello acqua-neve. Insomma uno dei film più elusivi metaforico e metafisico, montaggio e filosofia.