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La leggenda di un amore

Regia di Andy Tennant vedi scheda film

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Lina

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La leggenda di un amore

di Lina
10 stelle

Apprezzabile remake alternativo della fiaba di Cenerentola che punta in maniera velata sull'emancipazione femminile e sul diritto di parola delle donne.

 

Chi si aspetta una signor favola densa di magia e fantasia rimarrà deluso. In questo caso non vedremo la Fatina Smemorina.

A dispensare consigli a Danielle, anziché a Cenerella, ci sarà nientepopodimeno che Leonardo Da Vinci.

 

La messa in scena è gradevole e a tratti esilarante, poiché la trama mescola con classe comicità e romanticismo su uno sfondo vagamente drammatico, ma il ritmo è buono, le scenografie adeguate e le ambientazioni rispecchiano quelle delle fiabe.

 

Cenerentola è un personaggio forte, esilarante, che sa il fatto suo. Un'eroina grintosa e perfetta, mai scialba.

Conquista con pochi incontri il principe, dimostrandogli di non essere solo una bella donzella, ma di avere personalità e delle idee proprie a cui non rinuncia. Non è il tipo che cede a compromessi e non è neanche una donzella indifesa da salvare.

Un po' maschiaccio e molto coraggiosa.

 

Ciò che la divide dal principe è dover fingere di essere una nobildonna (e in effetti lo era, non era di discendenze povere. Il padre muore lasciandole una casa e un'eredità di cui si appropria ingiustamente la matrigna) per motivi altruistici, finché non decide di dirgli la verità...

 

Il cast è indovinato, i personaggi sono tutti convincenti ed efficaci. Drew Barrymore suscita molta simpatia interpretando una Cenerentola ribelle, linguacciuta e tutt'altro che remissiva. Con qualche chiletto di meno sarebbe stata ancora più leggiadra. Buona e piacevole la sua alchimia sul set con Dougray Scott, discreto nel ruolo del principe Hanry. Ma anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati. Tanto di cappello ad Anjelica Huston, in modo particolare, una matrigna perfida e acida perfetta. Spassosa inoltre, in questo caso, la versione delle sorellastre di Cenerentola: una bellina, magra, viziata ed egocentrica, interpretata dalla brava e adeguatamente smorfiosa Megan Dodds e l'altra un po' goffa, grassottella ma fondamentalmente buona e amica di Danielle, interpretata dall'altrettanto brava Melanie Lynskey, che anni dopo rivedremo nella sitcom: "Due uomini e mezzo", nell'indimenticabile ruolo di Rose.

 

Belli i costumi e la colonna sonora; regia scrupolosa e raffinata; sceneggiatura ricca di dialoghi brillanti e incisivi e trama ben sviluppata, densa di situazioni godibili e coinvolgenti.

 

L'epilogo è carino e simpatico, poiché oltre all'happyending della love-story, assisteremo alla giusta fine che faranno la matrigna e la figlia cattiva.

 

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