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Il commissario Pepe

Regia di Ettore Scola vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il commissario Pepe

di claudio1959
8 stelle

Antonio Pepe/Ugo Tognazzi e’un ispettore di polizia diverso dagli altri: non è violento, come ad esempio Maurizio Merli in Roma violenta, e’educato, intellettuale legge abitualmente i quotidiani e libri impegnativi, non è arrogante, non usa la pistola, non usa metodi contro la legge, che rappresenta. Risolve i problemi con il buon senso e non abusa del suo potere. Vive e lavora a Mantova, qui la vita procede tranquilla. Un giorno però riceve il delicato incarico di indagare su dei reati a sfondo sessuale. Naturalmente Pepe affronta il tutto con il suo metodo. Scopre che la città sotto un velo di perbenismo fasullo nasconde reati che vanno dalla prostituzione minorile alla pederastia e scopre che questi reati vengono commessi dai vari strati sociali, tutti sono coinvolti: ricchi nobili religiose notabili ed addirittura parenti dei poliziotti stessi, un vero covo di vipere. Pepe da uomo dello stato come è vuole andare fino in fondo, ma verrà fermato dal questore ed invitato a lasciar perdere e stralciare dall’inchiesta i cosiddetti pesci grossi, tirando nella rete solo i pesci più piccoli, tutto questo per meri motivi elettorali. Scopre che anche la sua amante ha una doppia vita come fotomodella di foto erotiche in uno studio di Milano. Avvilito,amareggiato e deluso prende la decisione di non decidere, verrà trasferito in un posto meno importante, giocandosi la carriera, ma non la sua dignità di uomo e salvandosi la coscienza. Amarissimo il finale nel quale commenta che il suo successore farà come lui, oppure avrà il coraggio di andare fino in fondo, cioè incriminare tutti senza fare favori.Film buono girato con mestiere da Scola, non è un capolavoro, però è confezionato bene, con interpreti adeguati ta i quali la splendida Silvia Dionisio, molto attiva in quegli anni, ricordo  tra gli altri Amici miei e poi sparita. Ottimo il commento musicale di Armando Trovaioli, intriso di una sottile malinconia, una parte importante e’ affidata al personaggio Parigi, un uomo mutilato che gira per la città in carrozzella, che conosce i segreti di tutti, una vera anima nera, incattivita dal suo stato. Ugo Tognazzi dipinge e caratterizza uno dei personaggi, che solo lui poteva interpretare con la sua classe, asciuttezza recitativa e padronanza assoluta della scena.Film meritevole di essere visto, per capire Il valore che ha avuto storicamente la commedia all’Italiana, attraverso la visione di un film medio. 

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