Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Umberto, Lucia e Corrado scoprono che il loro collega e amico Umberto è malato, ma non hanno il coraggio di dirglielo. Per questo motivo organizzano un viaggio al Sud, che diventa un'avventura indimenticabile per il gruppo.
Carlo Verdone torna alle prese con la macchina da presa per dirigere e interpretare un film che vorrebbe essere un misto tra comico e drammatico. Infatti l’attore e regista romano sceglie di raccontare le dinamiche di quattro personaggi creando un legame d’amicizia caratterizzato da una inclinazione pungente per l'humour beffardo e liberatorio, sulla scia dell’indimenticabile fatica di Monicelli di Amici miei (1975) e una piccola manciata di critica sociale nei confronti delle ipocrisie che spesso contraddistinguono certi legami d'oggi e le loro contraddizioni. Preludi che però sono presenti solo sulla carta, perché a conti fatti la pellicola non concretizza mai la capacità di incidere con genuinità. I quattro personaggi principali scampano tutti alla caricatura, ma allo stesso tempo finiscono per divenire superficiali. Se Verdone sa solo riproporre la solita zuppa riscaldata con richiami alla propria figura pubblica (la sua passione per la medicina), quelli della Foglietta, di Papaleo e di Tortora sono compagni di viaggio piuttosto traballanti ed sciapi
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