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The Wandering Earth

Regia di Frant Gwo vedi scheda film

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La recensione su The Wandering Earth

di Mulligan71
6 stelle

Paiono passati tre secoli e non tre decenni da quando il Cinema cinese con Zhang Yimou e il suo "Lanterne Rosse", conquistava i festival occidentali. Un'altra Cina, oggi, si pone al centro del mondo e anche il suo Cinema si globalizza, purtroppo, facendo il verso agli americani, anche sotto il profilo del patriottismo. Certo, è forse solo una tendenza ma il futuro lo vedo cupo. Futuro azzerato, invece, per la Terra, secondo il regista Frant Gwo, il George Lucas locale, a causa del Sole che va espandendosi con troppa velocità, costringendo tutti i popoli del pianeta a collaborare per far sì che il globo diventi, in pratica, una grande astronave, che spinta da enormi motori atomici (o giù di lì) si allontani dalla nostra galassia, per cercare un nuovo Sole e una nuova speranza. Trama da fumettone, dunque, e fumettone sia, ordunque. Per trovare, quindi, della fantascienza pura, di stampo catastrofico, che frulla tutto il frullabile ("Deep Impact", "2001", "Blade Runner"...), bisogna quindi, incredibilmente, guardare alla Cina, visto che la patria di questi film, l'America, è alle prese con la fregola supereroi e da lì non si esce più. D'altronde i cinesi stanno pure gironzolando sulla Luna con i loro rover e suppongo ci sia un certo interesse per lo spazio. Tornando al film, non c'è molto da obiettare: se volete qualcosa di spettacolare, "The Wandering Earth" fa per voi: è visivamente impressionante, nonostante io odi la CGI, un budget enorme, epicità, azione, melodramma e attori che non li distinguerete mai uno dall'altro, ma fa niente. E' la trama, sinceramente, che fa acqua, vivendo esclusivamente di esplosioni, crolli, tsunami, terremoti, città ghiacciate, città sotterranee, in un accumulo che dopo un po' stordisce facendo perdere il filo logico del discorso. Insomma, alla lunga si tende a sbadigliare: va bene la fantascienza, e qui ce n'è a bizzeffe, ma un po' di carattere, di profondità, di suspence vera, togliendo un po' di cazzate qui e là, non poteva metterne? E' un giocattolone tanto per fare, un "blockbuster", un'americanata che ha però, ben in vista, le bandierine della Repubblica Popolare Cinese e qui di americani non c'è ombra, anzi, curiosamente, l'unico esterno al pugno di improbabili eroi, è un russo, guarda caso, un po' nostalgico, che si fa chiamare "cosmonauta" e cita Gagarin. Evviva la fantascienza "rossa" e a morte Giove! 

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