Regia di Billy Wilder, Hanus Burger vedi scheda film
Documentario sui campi di concentramento in Germania durante la seconda guerra mondiale.
Si tratta di un lavoro a dir poco crudo, ma necessario: non tanto sul piano artistico, come documento storico e brandello fondamentale di memoria per le generazioni a venire, quanto su quello politico, trattandosi infatti di un filmato espressamente commissionato dal Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti d’America. Parliamo di Death mills, 22 minuti di filmati scioccanti realizzati dalle forze alleate una volta liberati i lager nella Germania nazista; migliaia di corpi denutriti, malamente ammassati e abbandonati vengono finalmente scoperti dall’obiettivo della macchina da presa diretta da Hanus Burger, e con esso dal mondo intero (anche se la diffusione di questo materiale fu autorizzata solamente parecchi anni più tardi). Il fatto che alla regia venga accreditato anche Billy Wilder è piuttosto fuorviante: per ammissione dello stesso futuro regista di Viale del tramonto, L’appartamento e tanti altri classici, il suo ruolo fu innanzitutto quello di montatore, mentre delle riprese non si occupò in maniera diretta. Burger risulta anche autore della sceneggiatura, che è comunque poca cosa: assistiamo solamente a una desolante, straziante serie di immagini in bianco e nero che possono solo raccontare fin quanto in basso possa spingersi la malvagità dell’uomo. 6/10.
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