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Il colosso d'argilla

Regia di Mark Robson vedi scheda film

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La recensione su Il colosso d'argilla

di mmciak
8 stelle

"Il Colosso d'argilla" diretto nel 1956 da Mark Robson,
devo dire che è splendido.

La storia racconta che una cricca di loschi affaristi,
capeggiati da un certo Benko, si propone di sfruttare
l'aspetto imponente e l'ingenuità di un giovanottone sudamericano, soprannominato

"El toro moreno", portandolo mediante
una ben orchestrata pubblicità ed in seguito ad incontri truccati,
al campionato mondiale dei pesi massimi.

Per l'attuazione del brigantesco piano viene ingaggiato Eddie Willis,
un giornalista disoccupato, il quale, vincendo il suo disgusto,
si mette all'opera e prende in mano il tutto.

Il Film prodotto dalla Columbia Pictures Corporation
è tratto sulla base del romanzo omonimo di Schulberg,
che collabora alla sceneggiatura,ed è ispirato alla figura
di Primo Carnera,e rappresenta il 19° Lungometraggio
del geniale Mark Robson e l'ultimo dell'immenso
Humphrey Bogart,che si nota che è un po affaticato,
e questo però aiuta il complesso, perché il suo ruolo
è sofferto, tra i soldi e la moralità.

Comunque il regista realizza tra i più cattivi e
feroci Film sulla Boxe, perché da principio
imposta il tutto con gli incontri truccati
per guadagnare soldi a palate, e dove
chi la fa sono burattini in mano al
racket e infatti miscela il "Gangster Movie"
con il Cinema sportivo in modo sublime,
con il suo stile diretto e calibrato,
inconfondibile per chi conosce questo
regista che bada andare al sodo,
già hai tempi della RKO.

L'emblema di questo con la corruzione e tutto
il resto è l'affarista Nick Benko,interpretato
da un grandissimo Rod Steiger,in forma
smagliante fa tra i suoi ruoli più negativi
e memorabili per il fatto che è un falso,
senza morale e pensa solo a fare soldi,
anche passando sopra i cadaveri.

In mezzo a questo ci sono anche le commissioni
pugilistiche da convincere è solo Eddie con il
suo modo di parlare deve convincerli che
gli incontri non sono truccati,mentre invece
lo sono palesemente perché gli dicono subito
a che round deve cadere.

Insomma questo "El Toro Moreno" è un
sacco di patate e lo salva solo che è un gigante,
e per questo che Benko lo ha ingaggiato,
e gli fa capire che ha un pugno di ferro
senza che sappia che gli incontri sono truccati,
in poche parole gioca con la sua ingenuità,
ed è interpretato da Mike Lane.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
figurano anche:

Jan Sterling-Nehemiah Persoff-Edward Andrews-
Harold J. Stone-Jersey Joe Walcott-Max Baer-
Carlos Montalban-Jack Albertson-Abel Fernandez-
Paul Frees-Joe Grieb e William Roerick.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la suggestiva e cupa Fotografia in bianco
e nero di Burnett Guffey che ebbe una nomination
ai Premi Oscar 1957 per questo Film.

In conclusione tra i più belli,ma anche
tra i più feroci e cattivi Film sulla Boxe,
dove la corruzione è una prassi normale,
e che il regista costruisce un quadro realistico
senza cadere nella retorica dell'ambiente pugilistico,
con un linguaggio narrativo senza fronzoli dove
fanno a gara di bravura Bogart e Steiger,
che rappresentano due facce diverse della stessa
medaglia, per un alleanza che diventa scontro
per la moralità delle cose, e ti fa riflettere per
il marcio che c'è nello sport.

Il mio Voto: 8.
 

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