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Cognome e nome: Lacombe Lucien

Regia di Louis Malle vedi scheda film

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La recensione su Cognome e nome: Lacombe Lucien

di mm40
6 stelle

Opera malvista da praticamente tutta la critica francese, questo Cognome e nome: Lacombe Lucien (nel titolo originale non c'erano le tre inutili parole iniziali), che disegna i tratti di un perdente (un vero 'cattivo' sostanzialmente) su un ragazzino belloccio e ingenuo: una caratterizzazione forte e negativa su un personaggio che il pubblico per forza di cose apprezza, e già per questo non può funzionare più di tanto. Oltrettutto, e qui sta il problema principale del lavoro, la sceneggiatura di Malle e Patrick Modiano (giovane scrittore che non aveva ancora prodotto nulla per il cinema) non risparmia spallate a nessuno: chiaramente ai nazisti e ai collaborazionisti, ma anche ai partigiani stessi. In pratica, un suicidio su tutta la linea: e infatti, come detto, Lacombe Lucien ebbe un'accoglienza decisamente sconfortante. Invece, anche se non si tratta del capolavoro del regista francese, è questo un film di notevole importanza politica, che si prende la responsabilità di raccontare in maniera non convenzionale la Resistenza transalpina e che ad ogni modo restituisce alla Storia il suo peso e il suo valore; preoccupa un po' la durata sconfinata (centoquaranta minuti), ma la sostanza narrativa è tanta e in certi momenti davvero avvincente. Altre critiche arrivarono per un paio di scene crude con animali (lepri e polli). Il duo Blaise/Clement è al suo esordio sul grande schermo; se la ragazza era modella, lui veniva invece da un mondo decisamente distante dallo show business: prima di questo film era infatti taglialegna. Morì peraltro poco tempo dopo, in un incidente stradale. 6/10.

Sulla trama

1944, Francia occupata. Lucien è solo un ragazzino, ma vuole entrare nella Resistenza. Rifiutato, si ritrova quasi per caso a collaborare con i nazisti; finisce però per innamorarsi della figlia di un ebreo.

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