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Memories of my Body

Regia di Garin Nugroho vedi scheda film

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La recensione su Memories of my Body

di alan smithee
7 stelle

locandina

Memories of my Body (2018): locandina

VENEZIA 75 - ORIZZONTI
Che fare a 12 anni senza un padre, figgito chissà dove e con chi, quando vengono a msncare i riferimenti e la vita pare una vera e propria incognita impazzita?
Juno non si scoraggia troppo, e per cado incontra un vecchio che gestisce una scuola di danze locali: pochi sono gli uomini coinvolti, e quei pochi devono imparare a muoversi con  atteggiamenti sinuisi e modi di fare femminili. Il giovane pare interessato e fisicamente coerente col ruolo.

scena

Memories of my Body (2018): scena

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Memories of my Body (2018): scena

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Memories of my Body (2018): scena

La sua crescita professionale lo renderà il migliore, scombussolando tuttavia le sue certezze e quella identità sessuale già incerta ed indefinita.
La suastoria sentimentale lo vedrà coinvolto in molteplici complicate relazioni, al termine di ognuna delle quali l'incognita di una definizione del proprio fisico femmibeo ma incompleto, diverrà un problema sempre più assillante.
"Memories of my body", del regista indonesiano Garin Nugroho, è pervaso da una bizzarra vena di follia narrativacdisordinata in cui il cineadta si apre a usi e tradizioni locali, ritorna alla sua storia, punteggiata da spericolati flash-back sparsi accidentalmente senza apparente criterio, e poi ritrova il suo protagonista in tre fasi della propria esistenza, alle prese con la complessità dei suoi rapporti interpersonali, specie se a sfondo sentimentale.

scena

Memories of my Body (2018): scena

scena

Memories of my Body (2018): scena

Ma è anche un film temerario, misterioso, audace, tutto focalizzato su una tradizione sconosciuta ai più, certamente a noi Occidentali che guardiamo interdetti senza capire o faticando parecchio a raccordare un tessuto narrativo sconsideratamente slabbrato con divertita maliziosa placidita', eroicamente avventato, che se ne infischia di rimanere incastrato entro binari narrativi prefissati, e per questo facendosi apprezzare quasi incondizionatamente, lasciandosi trasportare dal ritmo sinuoso di una danza con cui la danzatrice si attorciglia come una rettile sinuoso al corpo inflessibile della sua preda, solo apparentemente dominante in in gioco di ruoli tutto da definire.

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