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The Dead and the Others

Regia di João Salaviza, Renée Nader Messora vedi scheda film

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La recensione su The Dead and the Others

di alan smithee
7 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2018: UN CERTAIN REGARD - CINEMA OLTRECONFINE

Ihjac ha solo quindi anni ma pare già un adulto. Da pochi giorni ha perso il padre, come lui appartenente alla tribù dei Krahò, immersa nelle foreste del nosd del Brasile.

Ma da quando il padre è morto, lo spirito del defunto aleggia attorno provocando al ragazzo uno stato emotivo e fisico alterato da un malessere indefinibile che lo mette in agitazione e lo rende instabile ed inquieto.

A poco varrà il tentativo dello sciamano di liberarlo dalla presenza magnetica ed impalpabile del fantasma paterno, e nemmeno l'organizzazione di un funerale solenne placherà le ansie psico-fisiche del ragazzo.

A costui pertanto non resterà che mettersi in viaggio fino a raggiungere il mondo civilizzato, per verificare se la medicina ufficiale è in grado di placare il suo insistente malessere.

In mezzo ad una civiltà che non è ancora in grado di comprendere appieno nei ritmi e nel vivere a pieno ritmo, Ihjac imparerà soprattutto la sensazione di disagio ed impotenza che si prova quando ci si sente estranei entro un territorio che non fa parte della propria cultura e tradizione.

Film dalle atmosfere e situazioni magnetiche che porta lo spettatore a far parte di un viaggio rivolto verso l'accettazione di una perdita umana che pare un fardello sentimentale troppo impegnativo da poter lasciar andare senza una reazione di ribellione che non si trascini dietro un martirio personale, The dead and the Others è un falso documentario in cui alcuni abitanti della tribù presa in considerazione, decide di raccontarsi ed aprire le porte di un mondo magico quanto sconosciuto che non può che lasciare folgorati.

Lungo questo percorso mistico, natura e magia si legano le une alle altre in una intimità in grado di emanare una luce interiore meravigliosa che illumina tutto il viaggio materiale ed interiore del nostro protagonista, rendendoci parte integrante di tale meraviglia e raccoglimento dai livelli quasi estatici.

 

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