Regia di Ali Abbasi vedi scheda film
Arriva dalla Svezia, anche se risalente al 2018, uno dei film più coraggiosi e "sconvolgenti" degli ultimi anni. "Border" è un film che si muove proprio su diversi "confini", fisici, certamente, ma anche mentali, cinematografici, geografici. Opera d'indubbio coraggio, disturbante, vede come protagonista una donna adulta, chiaramente deforme, ma pienamente integrata nella società svedese, con il suo impiego di guardia doganale, dove eccelle grazie alla particolare abilità di annusare, letteralmente, i sentimenti più nascosti delle persone, dalla paura alla vergogna. L'incontro con una persona con la sua stessa deformità, cambia la sua vita e lascia il film in un territorio ambiguo, fra la fiaba, l'horror, il thriller. "Border" è veramente qualcosa di completamente diverso e questo gli vale già un encomio. Questa "folk story" profondamente legata alle tradizioni svedesi, ci racconta molto, in realtà, della società in cui viviamo, nell'accettazione del diverso, della libertà di vivere qualunque tipo di "deformità", del riscatto e delle decadenza umana. Opera cinematograficamente eccelsa, asciutta, essenziale, in grande equilibrio fra la realtà e i rimandi metaforici, con attori superbi, "Border" offre, quindi, varie sottotrame, vari agganci dove aggrapparci e non ci lascia mai spersi in qualcosa di gratuitamente "fastidioso", ma ha un cuore bello e pulsante. Per certi versi, è un film sulla falsariga del bellissimo "Lasciami Entrare", che è però superiore, e che guarda caso è anch'esso svedese. Prendetevi due ore di tempo e perdetevi in una delle storie più originali e commoventi (nel senso migliore del termine) degli ultimi anni.
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