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Bad Genius

Regia di Nattawut Poonpiriya vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Bad Genius

di alan smithee
4 stelle

20 FEFF UDINE

Bella (l'attrice assomiglia moltissimo ad una variazione orientale di Cristiana Capotondi) e pure prima della classe, anzi mente geniale brillante in tutte le discipline scolastiche, portata in palmo di mano da un padre entusiasta e quasi in soggezione nei confronti della figlia, Lynn è contesa da tutte le scuole, l'ultima delle quali arriva ad accoglierla gratis pur di averla tra i propri alunni. Da un innocente aiuto nei confronti dell'amica Grace, organizzato con una certa destrezza, la ragazza arriva poco per volta a concepire la possibilità di organizzare una truffa epocale, per l'esame internazionale di inglese, approfittando delle dinamiche temporali che i fusi orari offrono a chi vive nell'emisfero boreale, costretto ad anticipare le attività contemporanee che il resto del mondo finirà per svolgere alla medesima ora, ma nel fuso di appartenenza.

Da Sidney pertanto la ragazza, con l'aiuto di una piccola band di genietti fidati, si appresta a sostenere il prestigioso esame, fornendo poi le risposte via rete a tutti gli aderenti paganti del club fondato per superare agevolmente l'esame.

Affezionato ai film ad ambioentazione giovanile, dopo il celebrato Countdown, partito in sordina e classificato prematuramente come un fiasco, ma riscattatosi al FEFF 2012 ove "rischiò" di aggiudicarsi il primo premio,  Bad Genius è l'opera seconda del thailandese Nattawut Poonpiriya: energia, ritmo sostenuto e una certa suspence organizzata con un certo criterio non mancano, ma il film appare come una furbata ingannevole e strappa applauso che, nonostante il ritmo, zoppica per certe ingenuità od ovvietà con cui sono affrontati, descritti o raccontati certi personaggi minori o di contorno, e per la poca malizia con cui viene presentata la protagonista, sforzandosi l'equipe a descriverci la protagonista, di fatto abile e scaltra come la regina delle ladre e disoneste, come pur sempre una santerella tutta buone intenzioni e una ingenuità disarmante.

Più interessante notare invece l'atmosfera che circola all'estero attorno alle prove d'esame più importanti, in grado di generare stati di panico ed incubi ricorrenti, oltre che sottomissioni a tentativi di corruzione che portano ad una prematura deviazione di giovani promesse delal società quali sono i giovani più validi e promettenti; in secondo luogo il film descrive, pur in modo indiretto, un sistema burocratico che corrompe per difendersi da altri sistemi di estorsione e corruzione che da tempo affliggono la società e le poche persone oneste che la popolano.

Pur tuttavia, 130 minuti per raccontare tutto ciò sono davvero troppi, se non estenuanti, ed il film si rivela alla fine prolisso e sentenzioso, non in grado di avvincere come lo stile del racconto, specie nel riuscito incipit iniziale, poteva far presagire fin dai primi minuti di avvio.

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