Regia di Christian De Sica vedi scheda film
A Christian De Sica autore va riconosciuto un merito, quello di affrontare soggetti non banali. Sfortunatamente qui iniziano e finiscono le sue qualità, perché poi il Christian De Sica sceneggiatore e regista è invece penosamente pavido, e come attore è solo capace di fare il Christian De Sica, appunto, ossia il simpaticone a prescindere, dal quale devi aspettarti da un momento all'altro -indipendentemente dal contesto- una delle sue patetiche battute idiote, grezze e poco divertenti. Gullotta poi fa il Gullotta, cioè l'attore di serie B (o da serie TV, se preferite, ma sono sinonimi). E attori a parte, i dialoghi sono di un ovvio indecente, scritti col piede sinistro da un bimbo delle elementari. Il film si chiude con un omaggio -per modo di dire- a De Sica senior, le cui canzoni suonano nella scena del Capodanno. Eppure sono certo che se il povero Vittorio potesse far sentire la propria voce chiederebbe al figlio semplicemente di astenersi dal fare cinema.
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