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Dédée d'Anvers

Regia di Yves Allégret vedi scheda film

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hupp2000

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La recensione su Dédée d'Anvers

di hupp2000

8 stelle

Film “noir” di rara potenza. Anversa, 1947. Entraîneuse in un locale per marinai e avventurieri di ogni risma, Dédée è mantenuta e soggiogata da Marco, bieco personaggio che la sfrutta, l’umilia e la maltratta. L’unica vera protezione le viene dal proprietario della baracca, datore di lavoro di Marco. Dédée incontra Francesco , un capitano di nave italiano in sosta nel porto. Ovviamente, si innamorano. Accelerazione del dramma e finale tragico... ma non disperato. Mi rifiuto di anticipare la sorprendente conclusione della vicenda. Simone Signoret, all’epoca moglie di Yves Allégret, regista del film, coglie qui la sua prima grande affermazione come attrice di primissimo livello. Le sono a fianco un delizioso Bernard Blier, il suo unico vero amico, e Marcello Pagliero, il bell’Italiano, tenerissimo quando parla d’amore a Dédée nella lingua di Dante, con lei che non capisce una parola, ma capisce che quelle sono parole d’amore. Proprio i dialoghi sono molto piacevoli: vi si intrecciano francese, inglese e italiano, conferendo un prezioso tocco di realismo all’atmosfera dell’epoca. E’ innegabile che qualche ruga questo film l’ha presa, ma merita a pieno titolo l’ingresso nella categoria dei “Grandi Classici”. Alcuni squarci in bianco e nero di Anversa nel 1947 lasciano il segno, anche se appare poco credibile che i personaggi belgi e fiamminghi parlino un francese che più parigino non si può!

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