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The Archer

Regia di Valerie Weiss vedi scheda film

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La recensione su The Archer

di Furetto60
5 stelle

Thriller carcerario, non del tutto convincente.

Una giovane promessa del tiro con l'arco, per difendere una compagna di scuola, da un fidanzato violento,procura delle gravi lesioni al ragazzo,pur agendo solo per legittima difesa. La giovane Lauren Pierce non potendo neanche contare sulla  testimonianza dell' amica,che paradossalmente si tira indietro e grazie anche ad un inganno del giudice, che fa firmare alla madre  ignara, un'ammissione di colpa, viene condannata ad una detenzione  a Paradise Trails, una struttura di correzione giovanile in pieno deserto, gestita con crudeltà e ingiustizia, dall’ex arciere olimpico Bob Patrice (Bill Sage), un uomo diabolico e sadico che costringe le giovani detenute a vessazioni e punizioni fisiche brutali. Ogni contatto con il mondo esterno è assolutamente vietato. Ovviamente Lauren che non è il tipo che subisce,grazie alla sua presenza di spirito e alla sua  abilità, si sottrarrà insieme ad un'altra sventurata,agli abusi che si praticano in quel luogo di "rieducazione"scappando prima e affrontando poi i suoi "nemici".

Il film è basato su una storia vera e si ispira ad una vicenda di qualche anno fa,due giudici della Pennsylvania hanno per anni mandato in galera migliaia di minori in cambio di tangenti.

La storia tratta tematiche importanti, dall’amore omosessuale,alle detenzioni ingiuste, dalla corruzione legale, all’empowerment .Tuttavia malgrado i suoi nobili proponimenti, la pellicola non convince,la sceneggiatura è zoppicante e in più la regista Valerie Weiss marca troppo le tipologie,finendo  con il caratterizzare i personaggi in modo troppo enfatico e poco credibile,il capo  è troppo mefistofelico,il carceriere troppo brutale,la ragazza troppo brava con l'arco, la madre troppo sprovveduta.

Fanno riflettere i titoli di coda che denunciano una situazione veramente grave, in cui versa il sistema giudiiziario americano, dove si concepiscono e tollerano,questi luoghi di perdizione in cui sistematicamente si perpetrano profonde ingiustizie,i diritti umani vengono calpestati e i giovani,soggetti deboli per definizione, lungi dall'essere recuperati,vanno ad infoltire l'esercito dei disadattati,diventando delinquenti  in erba,facili prede della criminalità organizzata, che li recluta per i propri loschi  fini.

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