Regia di Erick Zonca vedi scheda film
Un adolescente scompare. L'ispettore che conduce le indagini (Cassel) - che già ha un gran da fare con suo figlio, piccolo spacciatore, e con l'abitudine ad avere la bottiglia sempre a portata di mano - sospetta fortemente di un vicino di casa del ragazzo scomparso (Duris), un insegnante di francese con aspirazioni da scrittore che sta seguendo le indagini un po' troppo da vicino.
L'ex enfant prodige del cinema francese Erick Zonca, che stupì tutti con La vita sognata degli angeli, torna sul grande schermo dopo più di dieci anni con un poliziesco torbido tratto da Un caso di scomparsa di Dror Mishani. Stavolta firma un'opera dai risvolti inquietanti, che poggia in gran parte sull'interpretazione di un Vincent Cassel in over-action, dall'andatura incerta e vestito come un clochard in versione hard boiled. Lo script è di quelli ingegnosi che non prendono lo spettatore per il naso, ma una scena di sesso è così stonata col resto che si capisce che è funzionale a piazzare uno dei colpi di scena sul finale. Con l'occasione del film di genere, Zonca continua a guardare al mondo degli adolescenti firmando un apologo sulla responsabilità genitoriale immersa nella marea nera a cui allude il titolo.
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