Regia di Jordan Peele vedi scheda film
A comparire sul grande schermo è il nome della Blumhouse, la casa di produzione a cui si devono alcuni degli horror più iconici di questa decade, ma a vedere Scappa – Get out non si può non pensare ad una “house” diversa, quella grindhouse che negli anni ’70 era il simbolo del cinema di serie b. Il primo lungometraggio da regista del comico statunitense Jordan Peele (noto per i lavori in coppia con Keegan-Michael Key) sembra provenire proprio da quella blaxploitation da cui nacquero fenomeni come Blacula.
Lo scorso anno ad indagare su ciò che si nasconde nelle pieghe delle convenzioni sociali era stato Karyn Kusama con il suo The Invitation, in cui una banale serata tra amici si trasformava in qualcosa di più misterioso. Ma pare anche di rivedere una scena presa di peso da It Follows di Robert Mitchell quando il giardiniere Walter comincia a correre verso lo spaventato Chris durante il suo “allenamento” notturno. Persino le trovate visive di Under the skin sono riprese in questo lavoro ancorato ad un passato che è stato di Gordon e Yuzna ma sempre attento al presente del genere.
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