Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
Tornano (dopo “Giochi di potere”) Phillip Noyce e Harrison Ford a misurarsi con un altro romanzo di Tom Clancy. Azione e violenza ricevono in questo caso un minutaggio più ampio e il risultato finale non ne trae giovamento.
Terzo passaggio sul grande schermo per Jack Ryan, personaggio uscito dalla penna del re dello spionaggio Tom Clancy. In precendenza v'erano già stati “Caccia a Ottobre Rosso” con Alec Baldwin a dare il volto a Ryan, e “Giochi di potere” con Harrison Ford davanti alla macchina da presa e Phillip Noyce dietro ad essa. Lo spunto lo offre per l'occasione l'assassinio di un amico del Presidente degli Stati Uniti (ricalcato molto ma molto da vicino alla figura di Ronald Reagan) che da apparente, semplice crimine finisce invece con il rivelarsi come il grimaldello che scoperchia il vaso di pandora della politica americana. Rispetto ai due titoli sopracitati, questo “Sotto il segno del pericolo” è certamente uno o due gradini più in basso, con un plot molto più prevedibile e dosi d'azione e morti ammazzati che eccedono il livello suggerito dal buon senso. Tecnicamente parlando siamo invece di fronte a un prodotto solidissimo che portò anche a casa due nominations agli Oscar (Miglior Sonoro e Miglior Montaggio Sonoro). Al botteghino fu un successo strepitoso con oltre 200 milioni di dollari incassati in giro per il pianeta.
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