Regia di Fabrizio De Angelis vedi scheda film
Scult assoluto che riprende i temi di “Vacanze romane” rimpiazzando però Gregory Peck e Audrey Hepburn con due pseudo-attori completamente inetti. A modo suo, da collezione.
Fra un sequel e l'altro del suo Karate Kid all'amatriciana “Il ragazzo dal kimono d'oro”, Fabrizio De Angelis trovò il tempo nel 1996 di girare questo “Favola”, commedia sentimentale dello spessore di una sottiletta il cui unico motivo d'interesse risiedeva nell'esordio al cinema di quella Ambra Angiolini che spopolava in TV. Inutile parlare di plot (una sorta di “Vacanze romane” a ruoli invertiti), personaggi e dialoghi, tutto scontatissimo, mentre una speciale nota di demerito va alla recitazione dei due giovani (e inetti) protagonisti. Il film presenta inoltre pubblicità (Footlocker, Corona, ecc.) in maniera piuttosto spudorata, cosa comune nei filmetti anni '70, meno in un'epoca in cui tale uso era stato regolato per legge. Scult assoluto.
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