Regia di Barry Jenkins vedi scheda film
La storia di Chiron, afroamericano omosessuale che vive in un quartiere malfamato di Miami attraverso lo spaccato dei periodi significativi della vita: infanzia, adolescenza ed età adulta.
Dall’incipit ci si potrebbe aspettare una storia di integrazione invece ci si trova di fronte ad una storia di vita.
il film è diviso in tre capitolo ognuno caratterizzato dalle tre età fondamentali e Jenkins porta con lucida semplicità e crudo realismo il percorso di Chiron.
Sceneggiatura che presenta passaggi netti e significativi dai vari capitoli, dialoghi e situazioni capaci di convogliare l’attenzione.
A livello registico Jenkins limita il montaggio, che è usato oculatamente, puntando sui movimenti di macchina: carrellate a seguire, panoramiche miste, non mancano poi virtuosismi, riuscendo ad immergere efficacemente lo spettatore nella storia.
La fotografia di James Laxton è limpida con contrasti netti, con sfumature preponderanti sul violablu nelle notturne.
Molto belle le musiche composte da Nicholas Britell , con un velo di tristezza accompagnano alla perfezione le immagini.
Ottime prove di tutti gli attori,di nota Mahershala Ali molto spontaneo e credibile, Naomie Harris impattante nella parte di una madre tossica, offuscata dalla droga non riesce a dare le attenzione e sostenere i bisogni del figlio.
Un film che presenta moltissimi elementi interessanti, un buon ritmo e la regia portano ad appassionarsi alla storia,che “non inizia e non finisce” particolare che valorizza l’aspetto intimista della pellicola, non riuscendo però a dare un impatto emotivo degno di nota.
Voto 8.
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