La recensione su Forrest Gump

di lamettrie

5 stelle

Merita un giudizio negativo, nel complesso. È volutamente molto ambiguo. Si divide tra due aspetti chiari.

Il primo è la seria e autentica trattazione dei possibili mali dell’esistenza umana, intesi come sfortune (handicap…) e cattiverie umane assortite: in questo il film si mostra serissimo e di alto livello. Fosse stato solo quello, il film meriterebbe solo encomi (nel mostrare la difficoltà psicologica di Jenny, e pure i suoi errori; la sofferenza rispetto alla morte della madre; la difficoltà nel convivere con la disabilità a tantissimi livelli...)

Ma quello che fa scadere il livello del film è il secondo aspetto: ovvero l’assoluta inverosimiglianza dei tantissimi successi che Forrest ha. Di questi non è credibile nessuno: per una persona con un leggero ritardo mentale come il suo, è assolutamente impossibile avere una vita nella media, in termini di prestazioni; figuriamoci se si possono avere prestazione alte, il che è ancora più assurdo, e financo grottesco. Ma che un soggetto così purtroppo sfortunato (e ce ne sono e ce ne sono stati, purtroppo!!!) riesca ad avere così prestazioni eccellenti, di quelle cioè che capitano in media a una persona su 100mila, se va bene: beh, questo è impossibile a livelli assoluti, e quindi è un oltraggio alla reale condizione di tali persone, davvero offensiva se si guarda alla realtà e non ai sogni (e va ricordato: sogni=bugia nel capitalismo, e purtroppo non c’è stato modo di avere interpretazioni realmente alternative in tal senso sui sogni, ad oggi). La realtà di chi ha disabilità è lastricata di enormi difficoltà, altro che tali popolarità e prestazioni da prima pagina, altro che compensi milionari! Ma ci faccia il piacere, Zemeckis! Da buon ascaro di Spielberg, ne ha venduti di sogni fasulli, a gente che ci ha solo rimesso a credere alla sua scadentissima propaganda capitalista da Ritorno al futuro.

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