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Cantando sotto la pioggia

Regia di Stanley Donen, Gene Kelly vedi scheda film

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La recensione su Cantando sotto la pioggia

di aurtom
8 stelle

Sulla colonna sonora

Forse non tutti sanno quanto travagliata fu la registrazione della colonna sonora di questo film: tutti i numeri di canto e danza vennero preregistrati e poi gli attori dovettero ballare e coordinare i movimenti della bocca in modo da ottenere un risultato perfetto.Questo significò un massacrante lavoro di riprese ripetute e ripetute,in un clima di estrema tensione perchè Gene Kelly,simpatia fatta persona sullo schermo, nella sua funzione di regista era incontentabile e sempre ingrugnato, e particolarmente aspro verso Debbie Reynolds, che lui aveva dovuto accettare controvoglia,obbligato da Louis B.Mayer: mai un sorriso, mai un apprezzamento. La poveretta cercava di ballare e concentrarsi sul canto mentre Kelly le gridava :- SORRIDI,DANNAZIONE!SORRIDIII!- Anche Donald O'Connor veniva trattato piuttosto male da Kelly, che sepsso gli diede dello stupido davanti a tutti. Si giunse poi alla follia ,nella scena canora che concludeva il film sonoro "Il cavaliere spadaccino", di far doppiare la parte cantata di Jean Hagen,la stridula diva, da.......Jean Hagen stessa, che nella realtà aveva una bella voce e si autodoppiò, ma tutti siamo convinti che fosse Debbie Reynolds a cantare! Non solo: in "You are my lucky star" la Reynolds, che non poteva cantare nella stessa chiave di Gene Kelly, venne doppiata da una certa Betty Royce, e quindi nel corso del film cantò solo "Good Morning" e "All I do the whole day through - is think of you" ( all'inizio del film dopo essere sbucata da una torta). Queste notizie le ho trovate nell'autobiografia della stessa Reynolds, intitolata "Debbie". Una parolina sul doppiaggio italiano: quando dopo il trionfo del film sonoro la "gallinaccia" Lina Lamont è costretta a cantare, il direttore dell'orchestra le chiede in quale chiave voglia cantare la canzone e, nella versione originale, lei dice "in A flat", ovvero "La Bemolle Maggiore", che nella versione italiana diventa "La Minore". Chiunque abbia anche solo un'infarinatura di musica si rende conto poi che la canzone non è in tonalità minore: è d'uopo una solenne tirata d'orecchi a chi ha tradotto!

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