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Perdiamoci di vista

Regia di Carlo Verdone vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Perdiamoci di vista

di axe
6 stelle

Una commedia agrodolce, che fa ridere e contemporaneamente riflettere, come diverse altre opere di Carlo Verdone. Un famoso conduttore televisivo, uomo simbolo di un talk-show molto seguito ma dal basso livello culturale, è affrontato e messo in difficoltà di fronte alle telecamere da una ragazza sulla sedia a rotelle, con conseguente distruzione dell'immagine e perdita del lavoro. La ragazza vuole poi allacciare un rapporto con il conduttore, e sarà prima amicizia, poi amore. Diverse sono le tematiche di cui si parla in questo film. Per prima cosa, spicca una critica verso un certo modo di fare televisione: la schiavitù degli indici d'ascolto; la necessità di fare notizia ad ogni costo, senza alcun rispetto per la verità o la vita privata delle persone; lecchinaggi ed ipocrisie. Il tema più importante, però, è quello del rapporto con la disabilità fisica, tanto di chi ne soffre, quanto delle persone che convivono con il disabile. La ragazza sostiene e dimostra di essere in grado di convivere con la propria disabilità: rassegnata all'insensibilità dalla schiena in giù, eppure in grado di vivere sola e lavorare. La sicurezza, forse eccessiva, è però minata dagli ostacoli che il mondo le pone di fronte: tanto di carattere pratico - difficoltà nel trovare una toilette attrezzata - quanto sociale: chi interagisce con la ragazza si rapporta con lei con atteggiamento protettivo. Lo stesso protagonista maschile la tratta con accondiscendenza, quasi fosse un malato. Molto lentamente, poi, i pregiudizi cadono, fino all'epilogo. Penso che il film voglia trasmettere il seguente messaggio, che io condivido: una persona con limitate capacità motorie non e' un malato da compatire o sul quale esercitare accanimento terapeutico. Ha diritto alla rimozione di quegli ostacoli che le impediscono di vivere la vita come chi è nel pieno possesso delle proprie capacità fisiche e, raggiunto questo risultato, è una persona come tutte le altre. La persona con limitate capacità, però, deve, allo stesso tempo, riconoscere i propri limiti e la necessità dell'aiuto altrui che essi inevitabilmente comportano. Raggiunte queste consapevolezze, preconcetti e pregiudizi non possono che cadere, lasciando spazio alla possibilità di una vita serena per tutti. Molto bravo Carlo Verdone; il suo personaggio suscita sentimenti che spaziano da una misurata antipatia, alla compassione per le "traversie" lavorative che subisce; non si può, poi, che immedesimarsi in lui, da bravo interprete dello spirito popolare, per come gestisce la relazione con la ragazza. Anche Asia Argento è apprezzabile, anche se in alcuni episodi appare un po' sopra le righe.

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