Regia di Buddy Van Horn vedi scheda film
Sequel del precedente “Every Wich Way But Loose”, il film diretto da Buddy Van Horn, coordinatore di fiducia degli stuntmen dei film di Eastwood, nonchè stuntman egli stesso del vecchio Clint, non ha le carte per giocare un ruolo importante nella filmografia di nessuno, ma ha dal canto suo un’impostazione anarchica che piace sempre quando lo si rivede. La storia è quella ovviamente di Philo Baddoe e del suo simpaticissimo orango Clyde che stavolta devono vedersela con la mafia che rapisce loro la bella Linne, ovvero Sandra Locke ex moglie di Eastwood. In cambio Philo deve incontrare sul ring un energumeno con fama di assassino di sfidanti. Tra i due invece nasce una bella intesa, un’amicizia complice e furbesca. Uno aiuta l’altro e insieme mettono Ko la mafia e i suoi uomini.
Il bello del film, oltre a Clint Eastwood e all’orango Clyde, è l’aria spassosa di un film fatto da adolescenti che giocano con la propria anarchia creativa. Non è un film bellissimo, ma vale la pena vederlo sia per vedere che fine ha fatto Philo Beddoe, sia per gustarci le peripezie dell’orango Clyde (la scena di amore panico montata su tre coppie diverse è un gioiello di sintesi), sia per godere di due ore sane e tranquille e senza pretese.
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