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Fantasma d'amore

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Fantasma d'amore

di will kane
6 stelle

Su un autobus un professionista sulla cinquantina,sposato con una donna che non ama,incontra una donna sciupata,dall'aspetto malandato e macilento,che gli ricorda qualcuno,e una telefonata lo inquieterà e insieme lo riporterà in uno stato quasi estatico:la donna vista era il vero grande amore della sua vita,incontrata per sbaglio (o forse no?) che gli chiede di rivedersi,e di lì un tuffo in antiche sensazioni,la possibilità di riprendere le redini dei propri sentimenti e l'occasione di continuare un discorso interrotto anni prima che ha dato una svolta non felice all'esistenza.Ma all'uomo,conversando con alcuni amici,viene riferito che lei sarebbe morta per una grave malattia tre anni prima, e sorgono dubbi forti e inquietanti ipotesi....Coproduzione italo-franco-tedesca girata da Dino Risi,che in età avanzata rivelò un lato sentimentale che nel sarcasmo dei suoi anni migliori,da regista aveva avuto ben cura di tenere celato,sceneggiata dall'autore assieme ad un appassionato di cose macabre e sinistre come Bernardino Zapponi,tratta da un romanzo di uno scrittore oggi pochissimo ricordato come Mino Milani,e ambientata in una città cinematograficamente insolita quale Pavia,è un dramma con divagazioni orrorifiche,fortemente screziato di una malinconia autunnale e non sempre a buona tenuta di ritmo.Però il lavoro dei due protagonisti è di quelli che si ricordano:Marcello,in un ruolo a mezze tinte,si lascia andare a radi scoppi di tenera passione,dipingendo un personaggio di natura mesta ma che sogna ancora le emozioni,Romy,a poco dalla tragica fine cui andò incontro,alterna momenti in cui offre un maturo fascino in cui emette ancora tutta la sua seduttiva femminilità ad altri in cui è fisicamente provata e afflitta dai segni del tempo,parte ancora più complessa da sostenere rispetto al collega.Un film con motivi d'interesse di prima qualità,non sempre ben gestito da sceneggiatura e regia,ma c'è da dire che nella fase avanzata della carriera del regista milanese,è stato tra quelli più riusciti.

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